Coldiretti, per Natale gli italiani a tavola hanno speso 2,5 miliardi

Redazione
25/12/2021

Budget medio di 90 euro circa a famiglia, con un aumentano delle persone presenti a tavola. Segnale di un parziale ritorno alla convivialità.

Coldiretti, per Natale gli italiani a tavola hanno speso 2,5 miliardi

Un italiano su cinque ha scelto di non fare regali a Natale, ma la buona notizia è che in generale si è tornati a spendere a tavola (o almeno lo ha fatto chi può permetterselo). Oltre 2,5 miliardi di euro per cena della vigilia e pranzo di Natale, secondo un’indagine di Coldiretti sui consumi durante le festività di fine anno, con un budget medio di 91 euro a famiglia. Non su livelli pre-Covid, ma comunque un aumento della spesa del 38 per cento rispetto al 2020.

Natale a tavola, aumentano i commensali

Un parziale ritorno alla convivialità pur nei limiti anti-Covid. Come testimonia il “quasi raddoppio” delle presenze a tavola: 7 persone in media, contro le 4 del 2020. La tendenza della stragrande maggioranza degli italiani, spiega Coldiretti, è stata quella di restare a casa e cucinare, per la famiglia, parenti e amici. Tuttavia, in 3,5 milioni sono tornati a festeggiare il Natale mangiando in ristoranti, agriturismi e pizzerie.

Coldiretti, per Natale gli italiani a tavola hanno speso 2,5 miliardi. Budget medio di 90 euro circa a famiglia, con un aumentano delle persone presenti a tavola.
A Natale il panettone supera ancora il pandoro (Photo by Astrid Stawiarz/Getty Images for Housing Works)

Natale a tavola, come hanno speso gli italiani

Per quanto riguarda il menù, se alla vigilia a dominare nei piatti è stato il pesce (ecco perché il 24 è “di magro”), presente in 7 tavole su 10, nel giorno di Natale a prevalere è invece la carne, nelle sue varie declinazioni in base alle regioni: come ripieno di pasta in brodo, bollita, in umido, al forno, fritta, etc. La spesa stimata tra 24 e 25 dicembre supera, secondo l’organizzazione agricola, i 2,5 miliardi di euro: 900 i milioni per pesce e carni (compresi i salumi), mentre la seconda voce più consistente sono i 500 milioni per frutta fresca e secca, verdura e conserve. Poi 260 milioni per i dolci (panettone batte pandoro), 180 per pasta e pane, 170 milioni per formaggi e uova. Più di 500 i milioni spesi in Italia in questi giorni, per spumante, vino ed altre bevande: a tal proposito, sono le bollicine nostrane a dominare nei brindisi, essendo presenti sull’84 per cento delle tavole italiane.