Prima Cristiano Ronaldo, adesso Manuel Locatelli. Spostare la bottiglia di Coca Cola dai banchetti delle conferenze stampa sembra essere diventato, dopo il pallone, lo sport più gettonato di Euro 2020. Testimonial di primo livello raccolti in appena un paio di giorni, mentre le aziende concorrenti ringraziano e la diretta interessata si lecca ferite.
La Uefa, dal canto suo ha comunicato che non prenderà alcun provvedimento nei confronti del cinque volte Pallone d’oro, “colpevole” di aver inaugurato la serie di ammutinamenti. «Ai giocatori, all’arrivo per le conferenze, vengono offerte acqua, Coca Cola e Coca Cola senza zucchero», scrive in una nota. «Tutti sono liberi di avere le loro preferenze in materia di bevande. La Coca Cola offre una varietà di bevande per soddisfare diversi gusti e necessità, che sono offerte ai giocatori durante il torneo. Non saranno aperti procedimenti disciplinari».
Le perdite della Coca cola per il gesto di Ronaldo
Il colosso del beverage, intanto, ha ridimensionato anche le cifre della perdita in Borsa, comunque confermate, ma non superiori all’1,6 per cento. Importanti certo, tuttavia nettamente inferiori alle stime (quattro miliardi), diffuse dai media nei giorni scorsi. Tutto bene, quindi? Non proprio, perché la eco mediatica, come prevedibile, è stata enorme e dopo il campione lusitano, anche il francese Paul Pogba e l’azzurro Manuel Locatelli si sono “ribellati” ai prodotti degli sponsor piazzati in bella vista davanti alle telecamere. L’ex Juventus, di fede musulmana e contrario all’assunzione di alcol, ha spostato la bottiglietta della birra Heineken, l’azzurro, eroe del match con la Svizzera, ha invece scelto ancora una volta la Coca Cola. Il suo gesto, accompagnato da un sorriso è stato molto meno appariscente di quello del collega, e le bottiglie, pur scostate leggermente e sostituite dall’acqua in primo piano, sono rimaste all’interno dell’inquadratura.
Orietta Berti, ultimo baluardo della Coca cola
Con il calcio a voltarle le spalle, alla bevanda più famosa del mondo non è rimasta che la musica e l’inossidabile Orietta Berti. Nel videoclip Mille, destinato a diventare il tormentone dell’estate 2021, la cantante nata a Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, si esibisce con Achille Lauro e Fedez, ma, aspetto più importante, nel bel mezzo del ritornello esclama un «labbra rosso Coca Cola», impossibile da non ripetere nelle calde giornate che gli italiani si apprestano ad affrontare. Una licenza poetica non esattamente casuale, dato che l’azienda ha scelto proprio il videoclip ambientato negli Anni ’60 per svelare in anteprima assoluta il design della nuova linea Coca Cola Zero zuccheri. Bottigliette, vassoi e tavolini: le telecamere non lesinano sui dettagli. Per la serie, in un momento complicato, non tutti abbandonano la barca in difficoltà.