Buone notizie per gli accumulatori seriali. Tazze, vinili, poster che avete trovato sulle bancarelle o nei mercatini delle pulci non servono più solo a prendere polvere. Anzi, sono diventati una moda. Grazie al cluttercore, nuovo trend virale che rifiuta il minimalismo, per abbracciare la filosofia dell’accumulo intelligente e creativo.
Il regno del mismatch
Niente a che vedere, insomma, con disordine e sporcizia. Sui social – fra TikTok da 13 milioni di views e più di 7000 menzioni su Instagram – il cluttercore si presenta come il regno del mismatch. Un’esplosione di colori e di stampe diverse, accostamenti azzardati di scritte e disegni. Il perfetto sodalizio tra tradizione e kitsch. E, soprattutto, una tendenza democratica e alla portata di chiunque. L’obiettivo fondamentale resta dare risalto a quel che si possiede, oggetti con un valore affettivo o legati al ricordo di una persona. Diversi per provenienza o stile, ma stranamente armonici tra loro.
Proprio come ha scelto di fare l’artista spagnolo Juanjo Fuentes nella sua casa di Malaga: «Sono sempre stato affascinato da tutto quel che popolava fiere e mercatini: giocattoli, libri antichi, cartoline, porcellane», ha raccontato alla BBC. «Non ho mai abbandonato in cantina gli oggetti di famiglia e, spesso, gli amici mi regalano addirittura cimeli che appartenevano ai loro parenti. Sono decisamente più minimal di me».
Colpa della pandemia
A spingere la tendenza, ci ha pensato anche la pandemia, cambiando il nostro modo di approcciarci alla casa. Se prima quegli spazi avevano una funzione pratica, da un anno sono l’immagine di chi li abita e li cura, riflesso del proprio stato di benessere. Per alcuni è stato il trampolino di uno slancio creativo, con shopping sfrenato di articoli vintage e di seconda mano. In altri, invece, ha prevalso la necessità di circondarsi di oggetti che li facessero sentire protetti. «Soprattutto adesso, le persone hanno bisogno di sentirsi sicure, comode, coccolate», ha spiegato Jennifer Howard, autrice del manuale Clutter: An Untidy History, «In questo, il cluttercore aiuta parecchio».
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Guerra al minimalismo
Energia, esuberanza, complessità, racconto. Una vera e propria svolta rispetto alla pulizia del minimalismo che, per anni, ha monopolizzato il web. E che, comunque, continua a raccogliere consensi grazie all’iconica Marie Kondo e a un grande numero di blog e programmi tv. Ma per Jennifer Howard il capolinea di questa filosofia di vita è ormai vicino: «È impossibile mantenere una casa così perfetta per così tanto tempo. Se ci riesci, non la vivi. La quotidianità non è fatta di superfici spaziose senza neppure un bicchiere sopra».