Claudia Majolo esclusa dalle liste M5S: aveva scritto «Berlusconi ti amo»
Di famiglia berlusconiana, negli scorsi anni la giovane aveva espresso la sua ammirazione per il leader di FI e attaccato il Movimento di cui ora fa parte.
Sta facendo discutere il caso della pentastellata Claudia Majolo, che si è vista bocciare la propria candidatura in Campania dopo la scoperta di alcuni suoi vecchi post Facebook in cui elogiava la figura di Silvio Berlusconi. L’Unione praticanti avvocati, di cui è presidente, ha scritto una lettera per difendere la propria leader.
Claudia Majolo e il passato a sostegno di Berlusconi
L’avvocatessa, 35 anni, avrebbe dovuto tentare la corsa per le elezioni del 25 settembre in quota M5S, ma una mail le ha comunicato la mancata accettazione del suo nominativo. A costarle caro è stato il suo passato social e in particolare la sua stima per il presidente di Forza Italia, espresso a più riprese con dichiarazioni e hashtag. Nel mirino soprattutto un post, risalente al 2013, in cui attaccava persino il M5S appena entrato in Parlamento: «Allora siete felici???? Eh capreeeeeeeeeeeeeee??!?! Vi voglio tra un paio di mesi a voi e a quei 4 grillini… Che sanno solo mettere il c*** sulla sedia… Berlusconi è e sarà un pezzo di storia per questa Italia popolata e governata da capre».
La donna, che era arrivata quarta nella circoscrizione 1, ha confermato le sue idee passate spiegando che tutta la sua famiglia era berlusconiana e che ritiene il Cavaliere una persona e un politico di alto spessore. Tuttavia, con il tempo ha cambiato la sua visione politica arrivando a sposare le idee del Movimento e, in particolare, di Giuseppe Conte: «Ho scelto il M5S quando lui ne è diventato leader perché sono molto vicina al suo modo di pensare politico e professionale. Lo seguo da anni, posso raccontare a memoria le sue monografie».
L’esclusione dalle liste M5S
La base pentastellata sembra però non averle perdonato il suo trascorso, tanto che, dopo essere venuta a conoscenza dei vecchi post, le ha mandato una mail dicendo di non accettare la sua candidatura. Per il momento la Majolo non ha presentato alcun ricorso perché attende un colloquio con Conte: «Penso che sia stato messo alle strette. Spero che voglia parlarmi e vedermi. Tutto ciò è la conseguenza di invidie da parte di qualcuno».