Cittadinanzattiva, rapporto sulle scuole: in un anno 45 crolli e distacchi di intonaco

Claudio Vittozzi
15/09/2022

Più del 40% delle scuole sono costruite prima del 1976 e molti edifici sono a rischio crollo perché non adeguati alle normative

Cittadinanzattiva, rapporto sulle scuole: in un anno 45 crolli e distacchi di intonaco

Cittadinanzattiva pubblica i rapporti sulle scuole italiane e i dati evidenziano una situazione disastrosa. Alcuni edifici sono troppo vecchi e sono soggetti a crolli improvvisi, senza misure di sicurezza appropriate. Ecco quali sono i dati nel dettaglio.

I dati di Cittadinanzattiva fanno riflettere e mostrano come gran parte delle scuole italiana sia vecchia e a rischio crollo.

I dati di Cittadinanzattiva sullo stato delle scuole italiane

I dati di Cittadinanzattiva hanno mostrato come il 40% delle scuole sia stato costruito prima del 1976 e presenta dunque una struttura vecchia e datata. Ecco perché nell’arco di tempo tra settembre 2021 e luglio 2022 si sono presentati episodi di crolli di finestre oppure distacchi di intonaco per un totale di 45 casi in tutta l’Italia. Nel dettaglio sedici di questi eventi si sono verificati nelle regioni del Sud e nelle Isole, 19 al Nord e 10 al Centro. Questi incidenti hanno causato addirittura il ferimento di alcune persone mentre in altri casi si sono verificati di notte o quando le scuole erano chiuse.

Dal rapporto, chiamato “Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola”, si evince anche che oltre il 40% delle scuole è privo del collaudo statico e oltre la metà di esse è privo delle certificazioni per la prevenzione incendi. Se poi si considerano i dati relativi al documento di valutazione rischi, allora solo il 77% ne è in possesso.

I dati di Cittadinanzattiva fanno riflettere e mostrano come gran parte delle scuole italiana sia vecchia e a rischio crollo.

Le regioni più a rischio e meno virtuose

Secondo Cittadinanzattiva, sono 11 le Regioni che hanno Comuni in zona 1, cioè ad elevato rischio sismico, mentre tutte le altre, ad eccezione della Sardegna, presentano Comuni e scuole in zona 2, con un rischio medio-elevato. Nonostante questi dati, gli edifici migliorati e adeguati sismicamente sono tristemente il 2% insomma davvero pochissime. Un altro dato spiacevole riguarda gli edifici progettati secondo la normativa antisismica che sono 2.740, appena il 7% sul totale.

Tra le regioni meno virtuose sotto questo punto di vista ci sono la Campania (1%), il Lazio (2%), la Liguria e la Lombardia (3%). Fanno riflettere anche i dati inerenti alle prove di evacuazione, che sono state effettuate in poco più della metà delle scuole, il 56%, e quando vengono effettuate riguardano quasi esclusivamente il rischio incendio oppure quello sismico.