Atmosfere fiabesche, che ridisegnano centri storici, litorali marittimi e paesi affacciati sui laghi italiani. Merito delle installazioni luminose curate da importanti artisti e ispirate ad animali, leggende, letteratura e musica. Ce n’è insomma per tutti i gusti. L’ideale per una gita sotto le feste. Da sempre, d’altronde, le luminarie sono un tratto distintivo degli addobbi natalizi, il modo migliore per avvicinarsi al periodo più suggestivo dell’anno. Se vi state chiedendo dove trovarle Tag43 ha curato per voi l’itinerario.
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Cinque località in cui ammirare luminarie d’artista
1- Torino, un tappeto volante di emozioni
Torna ad essere un museo sotto le stelle Torino, con le installazioni che dai quartieri centrali hanno invaso anche le periferie. È ormai un classico l’appuntamento con le Luci d’artista che anche per l’edizione numero 24 contribuiranno a cambiare il volto del capoluogo piemontese. Fino al 9 gennaio 2022 le opere in mostra sono 25, 14 delle quali allestite in pieno centro. Qualche esempio? Il Tappeto volante di Daniel Buren, una scacchiera di lanterne cubiche in rosso, giallo e blu. Nell’area pedonale di via di Nanni spicca il volo gli uccelli fantastici firmati da Francesco Casorati. Poi ci sono lampioni tramutati in fiori, costellazioni e pellicani. E ancora: equazioni e aforismi di Nietzsche e Calvino. www.contemporarytorinopiemonte.it

2- Como, il paese dei balocchi
Dopo lo stop dell’anno scorso, Como si rimette i panni della Città dei balocchi, con le proiezioni che fanno di facciate, angoli, strade e piazze un’immensa galleria traboccante di colori natalizi e di motivi come stelle, fiocchi di neve, cerchi dinamici, colonne di ghiaccio e strutture fiabesche. A completare il quadro magico delle 80 location illuminate, che sembrano comporre un bosco fatato, i suoni e il movimento di antiche giostre di cavalli. Le bancarelle allestite all’interno di casette in legno, una pista di pattinaggio, una ruota panoramica e i riflessi che si specchiano nelle acque profonde del lago. Fino al 6 gennaio 2022. www.consorziocomoturistica.it

3- Riccione, il fascino invernale della riviera romagnola
Anche in inverno la riviera romagnola sa essere accattivante. A Riccione 400mila luci led in bianco ghiaccio, distribuite su 14 abeti, trasformano in una selva luminosa viale Ceccarini, l’arteria centrale sormontata da un lungo tappeto candido. La strada poi si biforca in due sentieri per abbracciare la fontana di Tonino Guerra, intitolata al Bosco della pioggia. E non è tutto, perché il progetto artistico che ridisegna la Perla Verde prevede quattro nevicate al giorno, ispirate al tema degli astri. A dominare in tutta Riccione è il bianco, anche nelle casette natalizie, nell’abitazione di Babbo Natale, nella pista di pattinaggio. Fino al 22 gennaio 2022. www.riccione.it
4- Gubbio, l’albero di luci più grande del mondo
I pendii della collina di Gubbio, nel paesaggio che ha fatto da cornice ad alcune fra le più celebri vicende di san Francesco, diventano una sorta di tela su cui viene tracciato l’albero di Natale più grande del mondo, che a distanza di chilometri regala un colpo d’occhio unico. I numeri della sagoma vegetale sono da capogiro: alta 750 metri e larga 450, la struttura colorata è estesa come 30 campi da calcio. Brillerà di 350 luci (200 solo per la stella cometa che forma il puntale), che ne tracciano il profilo e riempiono l’interno. Un risultato che ha richiesto 1300 ore di lavoro, 7500 metri di cavi, 1350 fra prese e spine per connettere fili e lampade. Nella zona meritano una visita anche i presepi allestiti secondo i criteri francescani. www.alberodigubbio.com

5- Salerno, da Babbo Natale al cavallo gigante
Anche a Salerno, come a Torino, è ormai radicata la rassegna delle Luci d’artista, che quest’anno conta il raffinato e bianco cavallo allestito in dimensioni monumentali nel giardino della Villa comunale o il gigantesco Cappello di Babbo Natale, che funge da galleria in piazza Caduti di Brescia a Pastena. E ancora l’Albero della Vita posto in piazza Gioia, dai toni chiari che tendono al beige. Nell’antica città portuale, dominata dal castello di Arechi, si rintracciano motivi ispirati alla flora: su tutti le sagome di alghe marine che ondeggiano verso l’alto. Accanto fantasie invernali, arricchiscono le arterie centrali, da via Carmine a corso Garibaldi, passando per via Diaz e corso Vittorio Emanuele. Fino al 19 gennaio 2022. www.lucidartista.it
