L’indagine sul caso dell’incidente di Ciro Immobile in auto contro il tram a Roma è stata chiusa. Per gli agenti non c’è stato «nessun colpevole» in quanto non è stato possibile stabilire con precisione chi abbia infranto la legge.

La decisione sull’indagine che vede coinvolto Ciro Immobile
«Nessun colpevole» questa è stata la conclusione dell’indagine sull’incidente che ha visto coinvolti il calciatore e capitano della Lazio Ciro Immobile e il tram cittadino della linea 19. La polizia locale di Roma Capitale, infatti, ha dichiarato di non riuscire a ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto il giorno 16 aprile. Nello scontro tra il Suv e il mezzo pubblico rimasero ferite 12 persone, tra cui il tranviere, 8 passeggeri, il bomber biancoceleste e le sue due figlie. Il giocatore della Lazio e il conducente affermano entrambi di essere passati con il semaforo verde dichiarandosi entrambi innocenti. Inoltre, sembra che nella zona dell’incidente ci fosse un semaforo difettoso. La parola, dunque, passa ora alle compagnie assicurative che troveranno un accordo per risolvere la questione in sospeso.

La ricostruzione dell’incidente e le ipotesi degli agenti
Come viene riportato da La Repubblica, le analisi effettuate da Roma Mobilità, che si occupa degli impianti semaforici in città, hanno chiarito che il giorno dell’incidente non si era registrato nessun malfunzionamento o calo di corrente. Quindi, visto che i semafori erano perfettamente funzionanti, è stata esclusa l’ipotesi di un guasto elettrico che potesse aver mandato in tilt il sistema di sincronizzazione dei colori. In assenza di denunce da parte dei protagonisti, non è stato possibile fare una perizia più approfondita sul tram 19 e sulla Land Rover del calciatore per accertare con precisione la velocità di entrambi i mezzi prima che si verificasse l’impatto. La polizia locale ha quindi chiuso il caso con la fine delle indagini dicendo che è stato impossibile accertare le responsabilità individuali.