Cos’è il Cio, fondato da de Coubertin il 23 giugno 1894

Redazione
23/06/2021

Il Pedagogista e storico francese attraverso l'istituzione del Comitato olimpico internazionale promosse l'istituzione dei Giochi moderni, ma non fu lui a coniare l'espressione «l’importante non è vincere, ma partecipare».

Cos’è il Cio, fondato da de Coubertin il 23 giugno 1894

Il 23 giugno 1894 Pierre de Coubertin fondò a Parigi il Cio, Comitato Internazionale Olimpico, organizzazione non governativa incaricata di organizzare le Olimpiadi moderne. L’obiettivo del pedagogista e storico francese era quello di veicolare lo sport come una disciplina improntata ai principi di correttezza e lealtà, uno strumento per promuovere la pace e la vicinanza tra i popoli. La proposta fu presentata durante un congresso svoltosi all’università Sorbona e in quella sede venne stabilito che la prima edizione avrebbe avuto luogo ad Atene, la patria dei Giochi. Così andò e la manifestazione ebbe luogo appena 2 anni più tardi.

Il Cio è composto da 115 membri, ha sede a Losanna, in Svizzera, e vi aderiscono 205 comitati olimpici nazionali. L’attività è finanziata dai proventi dei diritti televisivi sulle Olimpiadi e da accordi di sponsorizzazione. Attualmente il presidente, e dal 2013, il Cio è presieduto dal tedesco Thomas Bach. Ex schermidore ha vinto la medaglia d’oro nel fioretto a squadre ai Giochi di Montreal, nel 1976


Chi disse «L’importante non è vincere, ma partecipare»?

È ormai uno slogan ripetuto in tutto il mondo: «l’importante non è vincere ma partecipare». Questa frase fu pronunciata da de Coubertin ma non è lui ad averla coniata. In realtà fu il vescovo Ethelbert Talbot a elaborare questo concetto, affermando che l’importante non fosse vincere, ma partecipare con spirito vincente. Lo storico si è limitato a riutilizzare quell’espressione e da allora gli appartiene come un’etichetta.

Il 23 luglio l’inaugurazione delle Olimpiadi in Giappone  

Con un anno di ritardo a causa del Coronavirus, si aprono venerdì 23 luglio le Olimpiadi giapponesi. La cerimonia di inaugurazione è in programma nel nuovo stadio Nazionale di Tokio. In dubbio fino all’ultimo a causa delle forti perplessità manifestate dalla popolazione, preoccupata dalla presenza di atleti provenienti da ogni area del mondo e dai rischi di una recrudescenza della pandemia, la XXXII edizione non solo avrà luogo regolarmente ma gli eventi sportivi potranno ospitare il pubblico. È stato stabilito, infatti, che le manifestazioni olimpiche e paralimpiche potranno accogliere sugli spalti spettatori fino al 50 per cento della capienza, ma non oltre le diecimila unità