Fateci Spazio

Redazione
17/06/2021

Pechino ha inviato i primi tre taikonauti su un modulo della nuova stazione spaziale Tiangong ancora in costruzione. La missione durerà 90 giorni. Un bello spot per il centenario del Partito comunista cinese del prossimo luglio.

Fateci Spazio

La Cina ha inviato i primi astronauti sulla nuova Stazione spaziale. Il 17 giugno, tre taikonauti sulla navicella Shenzhou-12 (lanciata dal razzo Lunga Marcia-2) sono arrivati su Tianhe, il modulo della nuova stazione spaziale Tiangong che Pechino sta costruendo. Partiti dal deserto del Gobi, Nie Haisheng, Liu Boming e Tang Hongbo hanno raggiunto l’obiettivo in 6 ore e mezzo.

Si tratta della prima missione spaziale del Dragone dal 2016, e sarà la più lunga mai programmata, perché i tre rimarranno in orbita per tre mesi: tutte le altre missioni cinesi erano durate al massimo 30 giorni. La costruzione della stazione spaziale di Tiangong è iniziata ad aprile, proprio con il lancio del modulo Tianhe, e compito dei taikonauti sarà quello di proseguirne i lavori. Come abbiamo scritto qui, gli obiettivi spaziali di Pechino sono tanti, e complice la fine della missione della Stazione Spaziale Internazionale (Iss) entro il 2024, per un periodo – seppur breve – la Cina potrebbe essere l’unica grande potenza in orbita.

L’equipaggio

«Ci sono molti compiti da portare a termine, gli obiettivi sono difficili e le sfide saranno tante», ha detto il comandante della missione, Nie, al suo terzo viaggio: ex pilota dell’areonautica, a 56 anni sarà il taikonauta più anziano mai mandato nello spazio. «Ogni passo porta con sé le aspettative del partito e del popolo cinese, e contribuisce a rinforzare la Cina e l’uso pacifico dello spazio da parte dell’umanità».Liu, 54 anni, è al suo secondo viaggio nello spazio mentre Tang (45) è al primo. Nel modulo troveranno delle stanze private per ciascuno di loro, un tapis roulant e un centro di comunicazioni per le mail e per le videochiamate con la base di terra.

Lo spazio che serve alla propaganda

Il lancio è stato trasmesso in diretta tivù, dal decollo al raggiungimento dell’orbita, con tanto di riprese all’interno della cabina: un momento di grande importanza – soprattutto simbolica – per la Cina, che si sta preparando ai festeggiamenti per il centenario del Partito comunista (fondato il primo luglio 1921) con una massiccia campagna di propaganda. Nel corso della missione gli astronauti faranno due «passeggiate nello spazio» e porteranno avanti alcuni esperimenti, tra cui dei test su un nuovo braccio robotico e sui sistemi di supporto vitale, i dispositivi che permettono di vivere in orbita. Per prepararsi a questa missione, l’equipaggio si è sottoposto a più di 6 mila ore di addestramento, tra cui centinaia di capriole subacquee con l’attrezzatura spaziale.

«Non mancheranno le sfide, per questo abbiamo fatto un addestramento completo e sistematico», ha detto Liu. «Non importa quanto sia alto il rischio, credo fermamente che grazie all’aiuto da terra e attraverso la cooperazione tra di noi, porteremo a termine tutte le missioni». La Cina sarà sola in questa missione spaziale, come del resto lo è stata in tutte le altre. Pechino, infatti, non è mai stata invitata al progetto della Iss, alla quale invece collaborano Usa, Russia, Unione europea, Canada e Giappone. La Stazione spaziale dovrebbe terminare i propri lavori nel 2024, con eventuale «proroga» di ulteriori quattro anni. Tiangong, la cui costruzione – come abbiamo visto – è in corso, dovrebbe invece avere un’aspettativa di vita di 10 anni.