La città della quarantena
Il centro di Guangzhou, costruito in soli tre mesi, ha 5 mila stanze e si estende su un'area grande come 46 campi da calcio. E la metropoli cinese, in vista della Fiera di Canton, estende l'isolamento obbligatorio a 21 giorni.
Mentre i Paesi di tutto il mondo riaprono le frontiere e allentano le restrizioni, la Cina sta rafforzando la sua strategia zero-Covid. Pechino ha messo a punto una struttura per la quarantena da 260 milioni di dollari e 5 mila stanze destinate ai viaggiatori in arrivo nel Paese, che sarà aperta nella metropoli meridionale di Guangzhou nei prossimi giorni.
Il centro per quarantena di Guangzhou si estende su un’area grande come 46 campi da calcio
Composto da file di edifici a tre piani sormontati da tetti grigi in stile tradizionale cinese, si legge sulla Cnn, il massiccio complesso si estende su un’area delle dimensioni di 46 campi da calcio in periferia ed è stato costruito da zero in meno di tre mesi. La struttura sostituirà gli hotel di Guangzhou destinati alla quarantena dei viaggiatori cinesi e internazionali. I viaggiatori saranno trasferiti su autobus direttamente dall’aeroporto e confinati nelle loro stanze per almeno due settimane. Ogni stanza è dotata di una videocamera per le call e di un termometro alimentato dall’intelligenza artificiale. Agli ospiti saranno forniti tre pasti al giorno consegnati da robot. Il tutto è progettato per ridurre al minimo il contatto diretto con lo staff.
«È probabilmente il centro di quarantena più all’avanguardia al mondo, high tech e sofisticato», ha dichiarato alla Cnn Yanzhong Huang, senior fellow per la Salute globale presso il Council on Foreign Relations.
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Nuove mega-strutture per quarantena in costruzione a Dongguan e a Schenzen
La Guangzhou International Health Station è la prima struttura del genere in Cina. Ma potrebbe non essere l’ultima. Il polo produttivo di Dongguan, a circa un’ora di macchina da Guangzhou, sta infatti già costruendo una propria struttura con 2 mila stanze. Lo stesso vale per il polo tecnologico di Shenzhen. «Questa non è solo una misura provvisoria. Il governo ritiene che questa pandemia impiegherà tempo per esaurirsi e la Cina continuerà questo stretto controllo dei suoi confini», ha sottolineato Huang.
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La Cina ha sigillato i propri confini per 18 mesi
La Cina ha sigillato i propri confini per 18 mesi. I pochi stranieri che riescono a entrare, così come i cittadini cinesi di ritorno, sono obbligati a sottoporsi ad almeno due settimane di quarantena obbligatoria in hotel, seguite da almeno un’altra settimana di quarantena in isolamento domiciliare. Misure che valgono anche per chi è completamente vaccinato. Nonostante la stretta, a maggio la variante Delta ha causato un’epidemia nella provincia meridionale del Guangdong – che accoglieva il 90 per cento dei viaggiatori stranieri in arrivo – comprese Guangzhou e Shenzhen.
Torna in presenza la fiera China Import Export ma limitata a chi si trova già in nel Paese
La nuova mega struttura di Guangzhou aprirà giusto in tempo per la fiera China Import and Export (Fiera di Canton) che inizia il 15 ottobre. Si tratta della più grande esposizione commerciale della Cina e solitamente richiama decine di migliaia di aziende da tutto il mondo. Con la pandemia la fiera – biennale – si è tenuta online. Quest’anno invece ritorna in presenza ma la partecipazione sarà limitata a buyer ed espositori già presenti nel Paese. Tuttavia, le autorità di Guangzhou hanno intensificato i requisiti di quarantena per tutti gli arrivi all’estero, aumentando il periodo di isolamento obbligatorio da 14 giorni a 21 giorni. Huang ha spiegato che nonostante le enormi dimensioni, la struttura probabilmente non sarebbe abbastanza grande per ospitare tutti gli arrivi stranieri.