Hotel di lusso in Cina offrono babysitter a genitori stressati dal lockdown

Fabrizio Grasso
31/03/2022

In alcuni hotel di lusso cinesi maggiordomi e tate si prendono cura dei figli dando fiato a genitori stressati da lockdown e smartworking. Come funziona il servizio attivo a Shanghai e Nanchino.

Hotel di lusso in Cina offrono babysitter a genitori stressati dal lockdown

Dividersi tra lavoro in smartworking e figli in didattica a distanza non è mai facile. Ne sanno qualcosa anche in Cina, dove la nuova ondata di Covid-19 con la variante Omicron sta facendo tornare le città in lockdown. Per far fronte allo stress che si accumula durante la giornata, alcuni hotel di lusso hanno ideato un nuovo servizio. A Shanghai e Nanchino, infatti, diversi alberghi hanno attivato servizi di babysitting, il cui prezzo si aggira mediamente a 1000 dollari a settimana. Nel pacchetto assistenza durante le ore di lezione, pasti a ogni ora e attività di svago da svolgere all’aperto.

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Come funziona il servizio di babysitting negli hotel di lusso in Cina

La migliore offerta, come sottolinea la Cnn, giunge dal Mandarin Oriental Pudong di Shanghai. L’hotel ha infatti attivato il pacchetto Studycation al costo di 926 dollari per cinque giorni. Acquistando il servizio, è possibile portare il proprio figlio nella struttura dal lunedì al venerdì e la tariffa include tre pasti al giorno e un maggiordomo incaricato di seguire il bambino nelle ore di lezione. «Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una forte difficoltà dei genitori nel destreggiarsi fra lavoro e famiglia», ha detto Cecilia Yang, direttrice e responsabile delle comunicazioni del Mandarin Oriental. «Abbiamo già attivato pacchetti soggiorno e lavoro, quindi perché non pensare direttamente ai bambini?».

In Cina, hotel di lusso offrono servizi di babysitting a genitori stressati per le restrizioni anti-Covid e lo smartworking. Come funziona
Una postazione messa a disposizione dei bambini dal Mandarin Oriental Pudong (Facebook)

Dal 16 marzo scorso, giorno di lancio del servizio, l’hotel ha già venduto 10 pacchetti. Il personale conferma che i bambini godono di un ambiente tranquillo e di attenta supervisione durante l’e-learning. «Il feedback dei genitori è positivo e sui social ci inondano di recensioni positive», ha proseguito Yang. Il servizio offre assistenza durante il giorno, ma per il pernottamento è necessaria la presenza di un adulto. Altrimenti, il genitore deve recarsi a prendere il figlio obbligatoriamente entro le 20. Presente anche un’opzione per gli adulti, con un codice sconto che garantisce l’accesso alle terme.

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Le offerte di Nanchino fra campi da golf e supporto informatico

Simili pacchetti di babysitting giungono anche da Nanchino. Il Purple Palace Nanjing e il Suning Universal Hotel offrono attività di tutoraggio, aiuto nei compiti e diverse opzioni per le attività all’aperto. «I genitori non devono preoccuparsi dei figli durante il lavoro», si legge nel post su WeChat del Purple. «La qualità di un hotel non dipende solo dalle valutazioni online, ma anche dalla valutazione delle scuole». Per questo, l’albergo ha attivato una catena di assistenza maniacale e organizzata. Al costo di 55 dollari al giorno, un team informatico si preoccupa di fornire una connessione internet stabile e veloce, mentre il personale da camera segue costantemente il bambino durante l’orario scolastico. Le risorse umane accompagnano lo studente nei compiti, mentre i responsabili di sicurezza controllano l’isolamento salutare del minore. La portineria, infine, si preoccupa delle attività all’aperto, che comprendono il golf o un corso di scultura con pasta di riso.

In Cina, hotel di lusso offrono servizi di babysitting a genitori stressati per le restrizioni anti-Covid e lo smartworking. Come funziona
Una stanza messa a disposizione dei bambini dal Mandarin Oriental Pudong (Facebook)

Non mancano però gli scettici. Alcuni genitori infatti hanno mostrato dubbi sulla reale competenza e affidabilità dei babysitter. In discussione anche la praticità del pacchetto, come dimostrano vari post su Weibo, il Facebook cinese. «La connessione in hotel sarà mai sicura e veloce come quella di casa?», si chiede un utente, lamentando anche un costo eccessivo in base alle opzioni del servizio.