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Cina, le stazioni di servizio razionano vendite di gasolio

Sempre più significativa la crisi energetica per la seconda economia del mondo che ha anche stoppato la produzione di magnesio

27 Ottobre 2021 17:4627 Ottobre 2021 17:47 Redazione

Le stazioni di rifornimento cinesi hanno iniziato a razionare le forniture di gasolio a causa dell’aumento dei costi e della carenza di approvvigionamento di questo derivato del petrolio, usato anche per il riscaldamento e per la generazione elettrica. Lo scrive oggi Caixin, il giornale economico cinese.

Cina, stop alle vendite di gasolio: ecco perché

La fonitura di gasolio è un ulteriore fronte che si apre nella crisi energetica che sta mettendo in difficoltà la seconda economia del mondo. La Cina sta già affrontando carenze di forniture di carbone e di gas naturale, che hanno già provocato diversi black-out.

Cina, a rischio la logistica e l’approvvigionamento

La carenza di gasolio rischia di rendere difficile la logistica e la catena di approvvigionamento dei generi di prima necessità. Le stazioni di servizio locali stanno limitando la possibilità di acquisto di gasolio a 100 litri per camion, che è il 10 per cento del serbatoio di molti mezzi. In altri casi, come la provincia di Anhui, diversi autisti denunciano sovrapprezzi per ottenere il pieno.

Magnesio: perché la Cina vuole tagliarne la produzione

Da più di un mese Pechino ha deciso di ridurre – o in certi casi addirittura chiudere – la produzione di magnesio nelle fabbriche per tagliare i costi dell’energia e raggiungere gli stringenti obiettivi che si è posta a livello energetico. La Cina rappresenta l’87 per cento della produzione mondiale, mentre Russia, Kazakistan, Israele e Brasile producono il resto.

Magnesio, perché l’Europa andrà in crisi

L’industria del Vecchio Continente è totalmente dipendente dalla Cina: il 95 per cento del totale del magnesio impiegato, infatti, arriva proprio dal Paese guidato da Xi Jinping. Nei giorni scorsi, dunque, un gruppo di 12 associazioni europee che producono e impiegano i metalli ha emesso un appello all’Unione Europea per fare in modo che si arrivi a un’interruzione delle produzioni in tutto il territorio dell’Unione. Altrimenti, si legge nella nota congiunta – come citato da expometals.net – si rischia di dover affrontare una «crisi di approvvigionamento di dimensioni senza precedenti, con ramificazioni di vasta portata su intere catene di valore, compresi settori chiave come l’automobile, l’edilizia e l’imballaggio». La dipendenza dal magnesio cinese era già stato portato all’attenzione lo scorso anno.

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