268,3 km di tracciato da Anversa a Lovanio, con un dislivello complessivo di 2562 metri e diversi muri da affrontare: un tracciato decisamente complesso e adatto a uomini di fondo quello della prova in linea elite maschile dei Mondiali 2021 di ciclismo. Dopo i trionfi di Filippo Ganna nella cronometro individuale, di Filippo Baroncini nella prova in linea Under 23 e di Elisa Balsamo tra le donne, le speranze azzurre erano riposte soprattutto su Sonny Colbrelli, possibile outsider. E invece a trionfare, bissando il successo del 2020, è stato il francese Julian Alaphilippe. Troppo superiore rispetto agli avversari, proprio come lo era già stato un anno fa a Imola.
Mondiali di ciclismo, chi erano i favoriti
Il belga Wout van Aert, favorito della vigilia e sostenuto dal grande tifo del Belgio a secco dal 2012, è clamorosamente mancato nella corsa che ha assegnato il titolo di Campione del Mondo. Niente da fare per il connazionale Remco Evenepoel, annunciato come possibile mina vagante, così come per l’olandese Mathieu van der Poel e per lo slovacco Peter Sagan, arrivato nelle Fiandre a caccia del quarto titolo iridato, che sarebbe stato un record. Sonny Colbrelli, certo non tra i favoriti, ha pagato le energie spese per inseguire Alaphilippe a 60 chilometri dall’arrivo ed è rimasto svuotato nel finale.
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Mondiali di ciclismo, la zampata del campione
La Francia ha iniziato ad attaccare fin dal mattino, con diversi uomini. E alla fine la tattica transalpina ha pagato, grazie alla zampata del suo fuoriclasse. Scattato dopo tre tentativi a 18 chilometri dal traguardo, sullo strappo di Sant’Antonio, Alaphilippe è riuscito a fare il vuoto e non c’è stato niente da fare per i rivali, che si sono dovuti accontentare della volata per il secondo posto: alle spalle del campione iridato si sono piazzati l’olandese Dylan Van Baarle e il danese Michael Valgren.
Mondiali di ciclismo, decimo successo francese
Per la Francia si tratta del decimo successo nella corsa in linea maschile dei campionati del mondo di ciclismo. 19 le vittorie dell’Italia, ferma però al 2008 con il trionfo di Alessandro Ballan, preceduto dalla storica doppietta di Paolo Bettini. A dominare l’albo d’oro è il Belgio, Paese dall’enorme tradizione nelle corse di un giorno: 26 gli ori ottenuti, l’ultimo con Philippe Gilbert nove anni fa.