Chieti, modelle vere in vetrina al posto dei manichini: polemica sui social
Le modelle indossavano solo l'intimo. Per la polizia locale non ci sono irregolarità.
«In un periodo in cui il commercio è fermo e piangiamo tutti per i rincari energetici e quant’altro, ho voluto ideare e proporre qualcosa di nuovo. Non ho violato alcuna norma, si è trattato di un evento promozionale». Così la titolare di un negozio in provincia di Chieti ha risposto alle accuse dopo aver scelto modelle per la vetrina al posto dei manichini.
Chieti, modelle in carne e ossa in vetrina: arrivano i vigili urbani
La donna aveva scelto di contattare delle modelle per sfilare davanti alla vetrina del suo negozio, L’Horo di Ely. Nel piccolo paese di Francavilla al Mare i passanti hanno notato la novità e hanno subito preso lo smartphone, per postarla sui social. Dal Comune è arrivata anche la Polizia Municipale. Gli agenti hanno fatto i dovuti accertamenti e si sono resi conto che non c’era alcuna irregolarità da segnalare. Poi, una seconda pattuglia è arrivata per scusarsi per l’accaduto.

«Dopo un’ora sono tornati in tre e un agente si è scusato dicendomi che ero totalmente in regola. Si è persino complimentato per l’iniziativa e io mi sono scusata per avergli fatto perdere tempo. Non c’è stato nulla di irregolare tutto era studiato nei minimi dettagli, senza l’intento di turbare chissà chi. Chi conosce la mia storia personale sa bene che non potrei mai farlo» spiega la titolare.
Cosa ha detto la titolare
«Sono stata accusata di mercificare la donna ma così non è, sono anzi una donna che è stata vittima di violenza e dunque respingo con forza e decisione tali illazioni, ho fatto tutto in maniera innocua e con molto garbo» ha confessato la titolare. Le due modelle, che indossavano biancheria intima, non erano imbarazzate e sapevano che erano viste dai passanti.

«Penso di ingaggiare anche un bel ragazzo da affiancare in vetrina alle modelle» ha concluso la signora in vista delle festività natalizie.