È morta Chiara Rigione, regista avellinese affetta da un male incurabile che solo qualche settimana fa era diventata mamma. La sua prematura scomparsa ha gettato nello sconforto le comunità di Benevento e Avellino.
Chiara Rigione morta a 37 anni
Giovane regista di Avellino, da tempo era impegnata nella promozione e diffusione della cultura cinematografica indipendente attraverso incontri, rassegne, festival e corsi per adulti e ragazzi, come il laboratorio cinematografico Labus in Fabula per bambini dai 5 anni in su. Per anni, a Benevento, ha promosso l’attività culturale con il suo Kinetta spazio Labus. Solo qualche settimana fa aveva dato alla luce la sua prima figlia, Diana, poi l’aggravarsi della malattia e il tragico epilogo.
Chi era
Dopo la Laurea in Ingegneria Energetica, Chiara si era concentrata sul cinema trasformando la sua passione in una sorta di missione da trasmettere agli altri. Ha insegnato Cinema ed arti visive in progetti extra-scolastici nelle scuole pubbliche primarie e secondarie, curato rassegne cinematografiche come Il cinema che non si vede e collaborato all’organizzazione del festival italo-canadese Les Journées du cinéma québécois en Italie.
Dal 2014 ha preso parte come assistente alla regia e montatrice alla realizzazione di cortometraggi e documentari selezionati in festival internazionali come il Napoli Film Festival, Il Bogotà International Film Festival e il Laterale Film Festival. Nel 2018 il suo progetto di documentario con utilizzo di materiale d’archivio intitolato Domani chissà, forse è stato selezionato tra i dieci finalisti del Premio Zavattini Unarchive ed è stato presentato in concorso al Filmmaker Festival di Milano.

Nel 2020 ha partecipato all’ideazione a alla realizzazione del progetto di film collettivo I Racconti del Balcone, prodotto da Kinetta e suddiviso in 23 capitoli, alcuni dei quali selezionati al Visioni Urbane – A Confined Urban Vision / City Space Architecture di Bologna, all’International Limestone Coast Video Art Festival di Mount Gambier e al Festival FIC La Ventana di Santiago del Cile.