«La grande illusione dei social media è che ci fanno credere che tutti stiano meglio di noi. Mostro anche la mia fragilità perché voglio rompere il mito delle vite perfette. Le cose negative che mi sono successe mi sono servite per metabolizzarle, ma poi le ho raccontate». Così Chiara Ferragni si racconta in un’intervista rilasciata alla testata giornalistica Vogue.
Chiara Ferragni su Vogue: lavoro, famiglia e vita da influencer
«È divertente che mi attribuiscano così tanto potere, ma se hanno ragione è bello, perché lo uso per fare una comunicazione positiva; non mi alzo la mattina per denigrare qualcuno» spiega. «Il mondo della comunicazione della moda quando ho cominciato era un circolo chiuso molto snob. Avevo paura che avessero ragione quando mi dicevano che sarei durata una stagione, ma dopo dodici anni posso dire che si sbagliavano» continua.

«Tra la mia vita privata e la mia vita lavorativa il confine non è netto, ma non lo è neanche il concetto di privacy, che è soggettivo. Avendo sempre amato condividere, probabilmente per me i confini di tolleranza sono più ampi che per altri. Ci sono delle situazioni in cui tutti preferiremmo che la gente non ci riconoscesse, ma se le persone sono gentili a me non disturba. Una sera stavo tornando a casa dopo aver discusso con un ex fidanzato e avevo gli occhi gonfi di pianto, ma alla ragazza che mi ha fermata per chiedermi un selfie ho detto di sì. Perdere un po’ del tuo privato fa parte del gioco» precisa.
Cosa ha detto
La testata le ha dedicato anche la copertina dell’ultimo numero. «Quando ero più giovane e insicura ero spaventata dal prendere posizioni. Avevo paura di generare antipatia o di perdere clienti. È stato Federico, che lo fa da sempre, a darmi forza per espormi. Mi ha fatto capire che è importante difendere le proprie idee, anche se molta gente diventa feroce quando lo fai» rivela, anche se ritiene che i suoi fan non siano degli estranei.

«Per me non sono sconosciuti. Alcuni di loro mi seguono dal 2008, posso dire che sono cresciuti con me, e io interagisco molto anche in privato. Non rispondo a tutti, ma le storie le guardo e spesso lascio un commento» conclude.