Anticipazioni Chi l’ha visto stasera su Rai 3: la storia di Patrizia Scifo, al centro della puntata
Al centro della puntata di Chi l'ha visto in onda stasera, mercoledì 23 febbraio 2022 alle 21.15 su Rai 3, la storia del misterioso caso di Patrizia Scifo.
Chi l’ha visto torna con una nuova puntata in onda questa sera, mercoledì 23 febbraio 2022, alle 21.15 su Rai 3. Nella prima parte della trasmissione, Federica Sciarelli e i suoi inviati ritorneranno sul misterioso caso di Patrizia Scifo, figlia del mago di Tobruk, ucciso mentre la stava cercando. Contattata dalla figlia, dalla madre e da una delle sorelle della vittima, la conduttrice ricostruirà la vicenda e proverà a trovare risposte alle domande che, ormai da anni, rimangono in sospeso. A seguire, invece, si parlerà nuovamente dell’omicidio di Liliana Resinovich, tra aggiornamenti e nuove interviste. Infine, spazio alla storia di Luca Ventre, morto il 1 gennaio 2021 nell’ambasciata italiana in Uruguay. Non mancheranno, come di consueto, gli appelli, le segnalazioni e le richieste d’aiuto delle persone in difficoltà.
Questa sera a “Chi l’ha visto?”
Liliana Resinovich: Le domande ancora senza risposta. Indagine sempre contro ignoti per sequestro di persona.
Alle 21:20 con Federica Sciarelli in diretta su #Rai3 #chilhavisto #trieste pic.twitter.com/j3vIfJv7kY
— Chi l'ha visto? (@chilhavistorai3) February 23, 2022
Chi l’ha visto: le cose da sapere sulla puntata in onda questa sera su Rai 3 alle 21.15
Chi l’ha visto: chi era Patrizia Scifo
Nata e cresciuta a Niscemi, Patrizia Scifo era una ragazza come tante. Amava la danza, andava a scuola in un istituto gestito dalle suore a Catania e si divideva tra famiglia, amici e studio. La madre, Angela, gestiva un bar che affacciava sulla piazza principale del paese, mentre il padre, Vittorio, era balzato agli onori delle cronache mondane, tanto in Italia quanto all’estero, con lo pseudonimo di Mago di Tobruk. Si occupava di divinazione: spostandosi tra Roma e Milano, prevedeva il futuro con indosso sfarzosi abiti orientali e catturava l’attenzione dei clienti, oltre che con un look che non passava decisamente inosservato, anche con profezie che, spesso, si rivelavano veritiere. La tranquillità della sua routine, condivisa con la sorella Amalia, iniziò a vacillare quando, appena 17enne, si innamorò di Giuseppe, un ragazzo sposato più grande di lei. Non era un uomo qualunque: si trattava di uno Spatola, affiliato a una delle due cosche mafiose locali, coinvolte in una sanguinosa faida per il controllo degli appalti pubblici. A nulla servirono gli avvertimenti dei genitori, che provarono in ogni modo a ostacolare quella relazione così sbagliata: perdutamente innamorata, l’adolescente accettò di fuggire con lui e, negli anni successivi, iniziarono a convivere.

Chi l’ha visto: le violenze e la scomparsa
Ben presto, l’idillio tra i due si ruppe e i continui scontri sfociarono in pesanti maltrattamenti fisici che spinsero la donna a denunciare il compagno. In questo clima così pesante, Patrizia scoprì di essere incinta e, convinta della possibilità di poter costruire una famiglia serena, dimenticando tutto il dolore, decise di ritirare l’esposto e dare al partner una seconda chance. Tutto inutile: la nascita di Angelica Monica nel 1982 non servì a cambiare le cose. Le violenze fisiche non accennarono a interrompersi e la 19enne ritornò nuovamente dalle forze dell’ordine, raccontando delle percosse subite dal convivente e dell’obbligo di sottoporsi al gioco della roulette russa, decisa a lasciarlo e a crescere da sola la bambina. La sera del 18 giugno 1983, la ragazza portò la piccola a casa della madre, promettendo che sarebbe andata a riprenderla il giorno dopo. In realtà, dopo quell’incontro sfuggente, di lei si sarebbero perse completamente le tracce. Il mattino seguente, preoccupata da questa strana sparizione, i familiari provarono a contattare amici, parenti e conoscenti e il padre Vittorio si precipitò a Niscemi per partecipare alle ricerche. Il gruppo si spinse ovunque, persino nei luoghi malfamati, ma finì per collezionare una deludente trafila di buchi nell’acqua. Nel frattempo, avviate le indagini, gli inquirenti iniziarono a dirottare i sospetti su Spatola, l’ultimo ad aver visto e sentito la vittima ma immediatamente rilasciato perché provvisto di un solido alibi. Agli occhi di Vittorio, non trattenerlo fu un grosso errore: era convinto c’entrasse qualcosa con la vicenda. E, sull’onda di quest’idea, proseguì le ricerche da solo fino a quando un giorno qualcuno non lo chiamò per nome, sparando una raffica di colpi di pistola e uccidendolo proprio davanti al suo caffè.

Chi l’ha visto: le indagini
Sin da subito, gli investigatori collegarono la sparizione della ragazza all’assassinio del padre. Si spostarono a indagare negli ambienti di Cosa Nostra e fu in quel contesto che maturarono l’ipotesi che Vittorio avesse scoperto qualcosa su Patrizia e fosse stato ucciso per far sì che non svelasse nulla. Sforzi e intuizioni, tuttavia, non portarono a nulla: la verità rimase ignota e Patrizia non fu mai trovata. Così, il 17 novembre 2003, a vent’anni dalla scomparsa, il Tribunale di Caltagirone dichiarò la presunta morte della vittima. Tutto rimase fermo fino al 2009, quando le deposizioni di un pentito fecero riaprire il caso. E, nel 2011, grazie all’intervento dei collaboratori di giustizia e della famiglia Scifo, si definì finalmente una ricostruzione completa dell’accaduto. La morte di Patrizia venne attribuita a Spatola, che la uccise proprio quel 18 giugno, strangolandola. A finire in manette, tuttavia, non fu lui, deceduto l’anno successivo all’omicidio, ma Giovanni Passaro, reputato l’esecutore materiale del delitto del Mago, ucciso su richiesta del fidanzato della figlia.
Chi l’ha visto: Patrizia, vittima di mafia
Da quel giorno, la mamma Angela, la sorella Amalia e la figlia Monica continuano a chiedere che venga loro restituito il corpo di Patrizia, riconosciuta vittima di mafia, per un ultimo saluto e una sepoltura dignitosa.