Chi è Sergio Paini, storico corrispondente Rai da Mosca
Chi è Sergio Paini? Lo storico corrispondente della Rai a Mosca parla ben 8 lingue ed è esperto della storia dell'ex Jugoslavia.
Sergio Paini è un giornalista di 46 anni che lavora per la Rai. È conosciuto al pubblico italiano perché spesso fa collegamenti in diretta da Mosca, città in cui è inviato storico. Di recente ha seguito il conflitto con l’Ucraina da Rostov sul Don, confine Russia-Ucraina, lato russo, ma probabilmente dovrà rientrare in Italia a seguito della decisione della Rai di sospendere tutti i servizi giornalistici dalla Russia. Ecco chi è Sergio Paini e cosa sappiamo della sua vita privata.
Chi è Sergio Paini
Sergio Paini è un giornalista lombardo, iscritto all’Ordine dei Giornalisti della sua regione dal 1998. È nato il 16 maggio 1975, e si occupa di tematiche internazionali, grazie al suo lungo lavoro come corrispondente dall’estero per la televisione italiana.

Infatti, è conosciuto per essere stato lo storico inviato a Mosca della tv pubblica. Il giornalista parla ben otto lingue, oltre all’italiano: inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo, serbo, croato e bosniaco. Proprio nei Balcani ha ottenuto nel 2003 una laurea presso la Facoltà di Legge dell’Università di Sarajevo, in Bosnia, con una tesi sul genocidio bosniaco. Precedentemente, si era laureato in Storia a Milano, per poi trasferirsi a studiare Scienze Politiche a Bologna. Ha lavorato in Germania e in Francia e in Jugoslavia ha collaborato con le Madri di Srebrenica: da questa esperienza è nata la pubblicazione in inglese “Mothers of Justice”.

Come inviato, ha seguito in particolare gli eventi nell’ex Jugoslavia e ha raccontato in diretta la rivoluzione ucraina. È stato caporedattore esteri della RAI e nel 2016 ha scritto con Nader Akkad e Andrea Valesini il libro “La mezzaluna d’Europa. I musulmani dei Balcani: dagli Ottomani fino all”Isis”.
La decisione della Rai di sospendere i servizi giornalistici
La Rai ha deciso di sospendere tutti i servizi giornalistici dalla Russia, seguita da Mediaset e dal Tg5. Anche l’Ansa ha bloccato il flusso di notizie dalla sede di Mosca, così come due dei principali media pubblici spagnoli, la radio-televisione Rtve e l’agenzia di stampa Efe. I quattro inviati Rai dunque dovranno tornare in Italia, mentre i due corrispondenti, Marc Innaro e Sergio Paini, possono decidere se fare ritorno a Roma o prendere le ferie da Mosca. La tv di Stato ha spiegato che la decisione è stata presa “in seguito all’approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità” putiniane.