Chi è Oleh Baturyn, il giornalista ucraino sequestrato dalle forze russe che per otto giorni lo hanno minacciato e picchiato.

Debora Faravelli
11/04/2022

Chi è Oleh Baturyn, il giornalista ucraino sequestrato dalle forze russe che per otto giorni lo hanno minacciato e picchiato per ottenere informazioni.

Chi è Oleh Baturyn, il giornalista ucraino sequestrato dalle forze russe che per otto giorni lo hanno minacciato e picchiato.

Sequestrato dai russi a Kharkova, il giornalista ucraino Oleh Baturyn è stato minacciato e picchiato per otto giorni dalle forze di Mosca che volevano informazioni sui cronisti e gli attivisti pro-Ucraina: vediamo chi è e cosa ha subito durante i giorni del sequestro.

Chi è Oleh Baturyn

Cronista del quotidiano Novyi Den, l’uomo ha raccontato tutti i dettagli dell’accaduto, da quando un gruppo di uomini russi lo ha rapito fino alla liberazione. Tutto è iniziato il 12 marzo quando ha “abboccato” ad un appuntamento che celava in realtà una trappola. Alle cinque del pomeriggio avrebbe infatti dovuto incontrare il blogger locale Serhij, che gli aveva chiesto di vederlo di persona presso la stazione degli autobus di Kakhovka.

Appena arrivato ha subito notato uno strano minivan con targa ucraina e si è reso conto che il parcheggio era talmente ampio che non vi erano possibilità di fuga. “Poco dopo cinque uomini sono scesi dal mezzo e sono corsi verso di me urlando ‘figlio di puttana’ e cominciando a picchiarmi selvaggiamente”, ha spiegato. Gli aggressori lo hanno infatti buttato a terra, gli hanno schiacciato la faccia sull’asfalto e lo hanno preso a pugni e calci. Dopo avergli coperto la testa con un sacchetto, lo hanno caricato a bordo del minivan per trasferirlo.

Ad un certo punto il veicolo si è fermato e “mi hanno le braccia dietro alla schiena perché volevano sapere i nomi dei giornalisti, degli attivisti pro-ucraini, i luoghi dove ci incontravamo, le identità vere dietro ad alcuni indirizzi Telegram e gli indirizzi di casa”. Informazioni che lui ha detto di non aver mai rivelato nonostante le minacce di sterminare la sua famiglia o di sparargli.

Oleh Baturyn sequestrato dai russi

Negli otto giorni di sequestro, ha raccontato, i russi gli hanno dato raramente da mangiare o da bere, ha dormito su una branda dura come la pietra, faceva un freddo pungente e non mi si è mai potuto lavare. Col passare dei giorni gli interrogatori si sono diradati e non sono più stati accompagnati da violenze fisiche fino a quando, senza alcuna spiegazione, è avvenuto il rilascio.

A due settimane dall’accaduto, il cronista ha dichiarato che lo scopo dei rapimenti dei giornalisti è quello di costringerli a fare i delatori (gli hanno offerto più volte di collaborare con loro) e di far loro chinare la testa all’occupante: “Ma, per quanto mi riguarda, non succederà mai”.