Maria Elisabetta Alberti Casellati è tra i candidati per la presidenza della Repubblica. Da sempre fedelissima di Silvio Berlusconi, ha iniziato la propria carriera politica proprio all’interno di Forza Italia. Madre di due figli, sposata, è stata la prima donna a essere eletta presidente del Senato. Ecco chi è Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Chi è Maria Elisabetta Alberti Casellati: gli studi e la carriera
Maria Elisabetta Alberti Casellati è nata a Rovigo il 12 agosto del 1946. Nondimeno, pare che le origini della sua famiglia siano calabresi. In particolare, il nucleo Alberti (Vincenzo Alberti era suo padre) è una dinastia di marchesi con base a Pentedattilo. Elisabetta Casellati tuttavia è cresciuta al Nord.
Ha conseguito la laurea in Giurisprudenza all’Università di Ferrara e in Diritto Canonico nella Pontificia Università Lateranense, per poi iniziare la carriera di ricercatrice universitaria per il settore “Diritto canonico ed ecclesiastico“. Inoltre, si è specializzata in cause di richiesta di annullamento dei matrimoni alla Sacra Rota.
La sua carriera politica invece ha avuto inizio con Forza Italia, nell’anno della sua fondazione (1994). Maria Casellati è stata eletta per la prima volta al Senato proprio nel 1994, per poi ricoprire nel 2018 il ruolo di presidente del Senato dopo una trattativa tra FI, Fratelli d’Italia e Lega. È stata la prima donna italiana a rivestire tale carica.
La vita privata di Maria Elisabetta Alberti Casellati
La Casellati è sposata e ha due figli: Alvise, che è un direttore d’orchestra, e Ludovica, che invece ha scelto la carriera di avvocato. Ludovica Casellati è anche la fondatrice di Viagginbici.com, magazine incentrato sul turismo sostenibile e nel 2017 ha ideato l’Oscar italiano del cicloturismo. Marito: curriculum
Maria Elisabetta Alberti Casellati è sposata con l’avvocato Giambattista Casellati. Lui è originario di Padova e discende da una famiglia nobile tra le più importanti della provincia di Rovigo. È stato coinvolto in un contenzioso tributario con il Comune di Adria, in provincia di Rovigo. L’Amministrazione gli contesta di non aver pagato complessivamente 145mila euro di Ici (comprese sanzioni e interessi) fra il 2005 e il 2012.