Non si avevano più sue notizie da giorni. Un turista americano, scomparso a Roma durante le vacanze, è stato trovato morto nel Tevere. Ecco chi era il ragazzo originario del Texas.
Chi era il turista americano scomparso, trovato nel Tevere a Roma
Proprio mercoledì era arrivato l’appello dei genitori in diretta televisiva per chiedere a chiunque avesse informazioni di contattarli urgentemente. Il 26 maggio mattina, purtroppo, Elijah Oliphant, 21 anni originario del Texas, è stato ritrovato cadavere nel Tevere, all’altezza di ponte Sisto. La procura ha disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso e tentare di ricostruire gli ultimi attimi di vita del giovane turista americano.

Elijah era arrivato a Roma lunedì scorso, il 23 maggio. Dopo una cena con i genitori e la fidanzata – studentessa a Reggio Emilia – in un ristorante a due passi dal parco dell’Appia Antica, era tornato in albergo per riposare. Tuttavia, stando alla ricostruzione del padre e della madre, intorno all’una di notte ha lasciato la struttura allontanandosi da solo, come dimostrerebbero anche le immagini delle telecamere all’ingresso dell’hotel. Da allora non si avevano avuto più notizie. Recuperato dalle acque del Tevere il corpo, questo è stato riconosciuto dai genitori: indossava i vestiti con cui si era allontanato.
L’annuncio a Chi l’ha visto?
Del caso di Elijah Oliphant se n’era occupata anche la trasmissione ‘Chi l’ha visto?’ nella puntata del 25 maggio. In un messaggio video, era stato lanciato un appello dai genitori che alloggiavano con il figlio in un hotel nel cuore della Capitale. “Siamo arrivati a Roma il 23 maggio per una vacanza. Siamo andati a mangiare dopo un lungo viaggio e poi in camera a riposare ma lui intorno alla mezzanotte si è svegliato e dopo 40 minuti è uscito. Quando ci siamo svegliati non l’abbiamo più trovato. Ha lasciato in stanza il telefonino, il passaporto e tutte le sue cose“.

Le immagini dell’impianto di video sorveglianza della struttura ricettiva, effettivamente, hanno mostrato Elijah Oliphant mentre si allontanava in canottiera bianca e pantalone del pigiama. Con sé aveva anche il suo cappellino azzurro. Lo stesso abbigliamento che indossava al momento del ritrovamento. Da un primo esame sembra che sul corpo non ci siano evidenti segni di violenza, ma sarà l’autopsia a stabilire le cause del decesso. Sul caso indagano i poliziotti del commissariato Trastevere.