Hidilyn Diaz, un Paese sulle spalle

Redazione
27/07/2021

La sollevatrice di pesi ha conquistato il primo oro olimpico nella storia delle Filippine. Nata in una famiglia poverissima, i cugini si sono accorti del suo talento vedendola trasportare per centinaia di metri grandi secchi d'acqua potabile.

Hidilyn Diaz, un Paese sulle spalle

Prima di lei le Filippine non avevano mai conquistato la medaglia più preziosa ai Giochi Olimpici. Hidilyn Diaz, oro nel sollevamento pesi 55 kg, ha scritto la storia. Del suo Paese, che in tutto aveva collezionato tre argenti e sette bronzi, e anche di questa edizione delle Olimpiadi. La medaglia è il riconoscimento migliore per un percorso fatto di forza e determinazione, culminato in Giappone e partito dalle Filippine e più precisamente dall’isola di Mindanao, dove Hidilyn Diaz è nata, cresciuta e ha sollevato i primi bilancieri. Che forse chiamare così non è esattamente corretto.

Hidilyn Diaz, role model per le connazionali

Alla vigilia di Tokyo 2020, Hidilyn Diaz, 30 anni, in realtà, era una delle favorite per il successo finale. A conferirle un simile grado, il quinto posto nel ranking mondiale e una bacheca ricca di medaglie, tra cui l’argento conquistato nella categoria 53 kg ai Giochi di Rio de Janeiro. La donna vanta pure tre bronzi ai Mondiali (Houston 2015, Anaheim 2017, Pattaya 2019) e l’oro ai Giochi Asiatici (Giacarta 2018). Anche per questo Diaz da tempo era una role model per tante giovani filippine, che grazie a lei si sono avvicinate al sollevamento pesi.

 

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L’infanzia in condizioni di estrema povertà

Al netto di un curriculum di tutto rispetto, però, è la sua storia a meritare la copertina. Quinta di sei figli nata il 20 febbraio 1991 a Zamboanga, Diaz è cresciuta in un contesto economico e sociale molto povero. La sua famiglia poteva permettersi di mangiare solo riso con salsa di soia e, mentre andava ancora a scuola, Hidilyn era solita aiutare papà Eduardo a vendere verdure e pesce per strada, oppure al mercato locale. Faceva anche altro, però: come molti bambini cresciuti in questa parte del mondo, ogni giorno trasportava secchi per diverse centinaia di metri, dalla stazione di pompaggio d’acqua potabile sino alla sua abitazione.

Fu questo esercizio, dettato dalla necessità, a convincere i cugini a portarla in palestra. «Erano sollevatori di pesi. In realtà non usavano manubri, ma legno. Ho pensato: “Cosa stanno facendo? Sembra divertente”, ed è così che ho iniziato», ha raccontato Hidilyn. Dal legno ai tubi di plastica che reggevano pesi di cemento, via via Diaz ha sollevato bilancieri sempre meno rudimentali, affermandosi prima a livello nazionale, poi continentale e infine mondiale. Oggi si allena in Malesia, seguita dal coach cinese Gao Kaiwen e dal personal trainer Julius Naranjo, che ha l’arduo compito di tenerla lontana dai dessert: «Amo il cibo, lo amo davvero. Quando vedo un dolce, voglio mangiarlo subito. Non parliamo della cioccolata», ha detto a Olympic Channel.

Un appello su Instagram per continuare ad allenarsi 

Ex studentessa di informatica all’Universidad de Zamboanga, ha abbandonato i corsi a causa di problemi economici e per lo stesso motivo ha rischiato più volte di lasciare l’attività sportiva: tempo fa, attraverso Instagram, ha chiesto a sponsor privati di sostenerla “provocando” la risposta della federazione sportiva delle Filippine, da cui ha ricevuto due milioni di pesos (circa 30 mila euro). Insomma, Diaz è alta appena 150 cm, ma è capace di non darsi mai per vinta e di liberarsi di pesi enormi, anzi di sollevarli: a Tokyo ha vinto stabilendo due nuovi record olimpici per la categoria, 127 kg sollevati nello slancio e 224 kg nel totale.

 

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Hidilyn Diaz, il sogno di aprire una palestra

Prima del suo avvento, negli ultimi 60 anni le Filippine avevano vinto due argenti e due bronzi, tutti nel pugilato. Le altre medaglie erano arrivate prima della seconda guerra mondiale. E adesso, dopo aver scritto la storia? Come svelato a Espn, potrebbe ritirarsi dopo Tokyo 2020 (quarte Olimpiadi per lei). Nel frattempo, ha aperto una palestra a Zamboanga: «Il mio obiettivo principale è aiutare i bambini della mia città natale e realizzare il loro sogno nel sollevamento pesi. Questo sport potrebbe cambiare le loro vite e spero che possano diventare proprio come me in futuro».