Chi è Hibatullah Akhundzada, leader talebano che ha appena fatto la sua seconda apparizione pubblica

Matteo Innocenti
01/05/2022

Capo religioso più che militare, dalla presa del potere in Afghanistan si era mostrato in pubblico solo una volta. A settembre era girata voce che potesse essere morto.

Chi è Hibatullah Akhundzada, leader talebano che ha appena fatto la sua seconda apparizione pubblica

Seconda uscita pubblica di Hibatullah Akhundzada, leader dei talebani che dallo scorso agosto controllano l’Afghanistan. È successo in una moschea di Kandahar, in occasione della festa di Eid al-Fitr, che segna la fine del Ramadan. «Congratulazioni per la vittoria, la libertà e il successo, congratulazioni per questa sicurezza e per il sistema islamico», ha detto la guida suprema degli ex studenti coranici. Come riferiscono fonti locali, Hibatullah Akhundzada ha pronunciato il suo breve discorso da una delle prime file di fedeli a Kandahar, senza però voltarsi verso la folla. E i funzionari talebani, riporta France Presse, non hanno permesso ai giornalisti di avvicinarsi a lui. Circostanze sospette: a un mese dalla presa del potere in Afghanistan, visto che Hibatullah Akhundzada non era mai apparso in tv o sui social dall’entrata dei miliziani a Kabul, aveva iniziato a girare la voce che, in realtà, fosse morto. D’altra parte, Akhundzada sarebbe già scampato a due attentati: uno a Quetta, in Pakistan nel 2012, l’altro nel 2019 in Belucistan.

Chi è Hibatullah Akhundzada, leader talebano che ha appena fatto la sua seconda apparizione pubblica a Kandahar.
Hibatullah Akhundzada, leader dei talebani.

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Hibatullah Akhundzada, un leader nell’ombra

Quella avvenuta nella moschea di Eidgah è la seconda apparizione pubblica del leader supremo talebano: la prima risale allo scorso ottobre, sempre a Kandahar e in una moschea, ma quella di Darul Uloom Hakimiah. Di quell’uscita pubblica esiste però solo una registrazione audio, fatta circolare poi su Internet da figure vicine al movimento islamista. Leader nell’ombra dalle rarissime uscite pubbliche, Hibatullah Akhundzada è stato indicato nel discorso ufficiale di insediamento dei talebani come “za’eem” e “rahbar”, titoli teocratici simili a quello del capo di stato iraniano, Ayatollah Ali Khamenei. Akhundzada, insomma, è più una guida religiosa che operativa: questo ruolo infatti spetta al Mullah Baradar Akhund, co-fondatore dei talebani e in passato vice del Mullah ʿOmar.

Chi è Hibatullah Akhundzada, leader talebano che ha appena fatto la sua seconda apparizione pubblica a Kandahar.
La casa natale di Hibatullah Akhundzada a Sperwan (JAVED TANVEER/AFP via Getty Images)

Hibatullah Akhundzada, comandante supremo dei talebani dal 2016

Figlio di un teologo, Hibatullah Akhundzada è nato nel 1961 nel villaggio di Sperwan nel distretto di Panjwayi. Dopo l’invasione sovietica dell’Afghanistan, a fine Anni Settanta, è emigrato con la famiglia a Quetta, in Pakistan, dove Akhundzada ha potuto studiare in una madrasa. Coinvolto nella resistenza islamista dell’Afghanistan, negli Anni Novanta si è unito all’organizzazione fondamentalista talebana, di cui ha scalato le gerarchie, affermandosi come leader religioso, più che comandante militare: è infatti responsabile dell’emissione della maggior parte delle fatwa dei talebani. Nel 2001, quando i fondamentalisti sono stati rovesciati dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti nel 2001, è diventato capo del consiglio di studiosi religiosi del gruppo. Nominato comandante supremo dei talebani il 25 maggio 2016 in sostituzione del Mullah Akhtar Mansour, ucciso in un attacco aereo statunitense con un bombardamento da parte di droni, è riuscito a tenere unito il gruppo, vicino alla scissione, mantenendo sempre un basso profilo e senza quasi mai apparire in pubblico.