Diventare un’ispirazione per le donne Maori. È quello che si augura Cindy Kiro, nominata dal primo ministro Jacinda Adern governatrice generale della Nuova Zelanda. Prima donna indigena a ottenere l’incarico quinquennale, a partire da ottobre 2021 sostituirà Patsy Reddy. Farà le veci della regina Elisabetta nelle vesti di rappresentante della monarchia britannica.
Una Dama Maori al servizio dei minori
Nominata Dama per i suoi servizi alla comunità, la 63enne non ha mai nascosto quanto la sua eredità mista, fatta di cultura Maori e tradizioni britanniche, l’abbia aiutata a comprendere in maniera più profonda la storia del Paese, oltre al Trattato di Waitangi. Si tratta del documento che definisce le relazioni politiche tra gli Inglesi e i Maori. Da sempre attenta al tema della tutela e della salvaguardia dei diritti dei minori, ha ricoperto incarichi di leadership nelle università ed è stata, appunto, il Commissario per i diritti dei Minori per il Regno Unito. Al momento, è direttore generale della Royal Society, no-profit che si occupa di sostenere e finanziare attività di ricerca.
Le umili origini di Cindy Kiro
La carriera che è riuscita a costruirsi è frutto di un senso del dovere profondo che, nonostante le umili origini, l’ha portata a raggiungere grandi obiettivi. Il suo percorso è stato contraddistinto da una «passione decennale per il benessere di bambini e ragazzi e, soprattutto, da un grande interesse per la loro educazione scolastica». È la motivazione che ha spinto Adern a sceglierla per questo nuovo incarico, attorno a cui ci sono da anni molte polemiche.
Cindy Kiro says she hopes to inspire Maori girls after becoming the first Indigenous woman appointed as New Zealand’s governor-general. Kiro said her mixed Maori and British heritage helped give her a good understanding of New Zealand history. https://t.co/PdfjhMr1k4
— The Associated Press (@AP) May 24, 2021
Sono legate, soprattutto, all’anacronismo di un monarca a capo di uno Stato sul quale, effettivamente, non esercita alcun potere e al contestuale desiderio, tramite il governatore, di provare a influenzarne le scelte. Idea su cui Kiro, tuttavia, non esprime alcun parere particolare: «Sono qui per accettare e supportare la regina in quanto capo di Stato del Commonwealth», si legge su AP. «La nostra Costituzione è questa e io non posso far altro che limitarmi ad utilizzarla e rispettarla per servire al meglio il Paese».