Chernobyl, l’Ucraina: «Rischio radiazioni», cosa succede alla centrale
Secondo Kiev, la Russia ha fermato l'impianto nucleare. L'allarme è stato lanciato anche dall'Agenzia internazionale dell’energia atomica. Voci sul rilascio radioattivo. Mosca: «Tutto sotto controllo»
«I sistemi che monitorano il materiale nucleare negli impianti di scorie radioattive hanno smesso di trasmettere dati». Questo l’inquietante allarme lanciato dall’Agenzia internazionale dell’energia atomica riguardante la centrale nucleare di Chernobyl, nota per il disastro del 1986 e dallo scorso 24 febbraio in mano alle truppe russe che hanno invaso l’Ucraina. «La trasmissione a distanza dei dati dei sistemi di controllo dei sistemi di sicurezza installati nella centrale è stata tagliata», ha reso noto l’Aiea. Tutto sotto controllo, fa sapere la Russia, smentendo anche le notizie su un aumento del livello di radiazioni.
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Chernobyl, l’allarme per il livello di radiazioni
Subito dopo l’annuncio dell’Aiea, è arrivata la nota pubblicata su Facebook dall’operatore energetico ucraino Ukrenergo: «I russi hanno completamente scollegato Chernobyl dalla rete elettrica e non c’è possibilità di ripristinare le linee». Una centrale spenta ha fatto temere per un rilascio delle radiazioni e rapidamente si sono diffusi rumors in tal senso: nella zona sarebbero stato registrato un livello radioattivo 20 volte più alto del solito.

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Chernobyl, la smentita della Russia
A smentire è stata la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. La situazione alla centrale nucleare di Chernobyl è sotto il controllo delle «truppe russe, dagli specialisti ucraini, dal personale civile e dalla guardia nazionale del Paese», ha detto. «Le notizie su un presunto aumento del livello di radiazioni di 20 volte sono false». I rumors sul possibile rilascio di radiazioni, ha spiegato, Zakharova «sono stati smentiti dal direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica il 2 marzo».
Chernobyl, la preoccupazione dell’Aiea
Tutto sotto controllo, secondo la Russia. Attualmente sarebbero circa 200 le persone che lavorano all’interno dell’impianto, da 13 giorni sotto sorveglianza russa. Il capo dell’organismo di vigilanza nucleare delle Nazioni Unite, Rafael Mariano Grossi, ha invitato le forze russe a consentire una pausa ad alcuni membri del personale della centrale. Fino a quando i dati sono stati disponibili, l’Aiea non ha rivelato aumenti dei livelli di radioattività.

Chernobyl, l’appello dell’Ucraina
Ma la disconnessione dalla rete elettrica preoccupa. L’interruzione di corrente alla centrale di Chernobyl «causerà a breve il blocco dei sistemi di raffreddamento dell’impianto di stoccaggio del combustibile nucleare, rendendo imminenti la fuoriuscita di radiazioni», ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmitry Kuleba, invitando la comunità internazionale a chiedere urgentemente alla Russia di cessare il fuoco e consentire alle unità di riparare l’unica rete elettrica che alimenta la centrale nucleare.