Stasera, alle ore 20 su Rai3, riparte la nuova stagione di Che tempo che fa con un’intervista esclusiva davvero eccezionale. Fra gli ospiti di Fabio Fazio ci sarà infatti Brian May, chitarrista e fondatore dei Queen. La leggenda della musica rock porterà in studio Queen 3D, nuovo libro pubblicato in Italia da Gremese, che dona uno spaccato intimo e personale di uno dei gruppi più celebri della musica.
A 50 anni dalla nascita dei Queen, che incisero i loro primi singoli tra cui Keep Yourself Alive nel settembre del 1971, May racconterà la band attraverso immagini e storie inedite. Dai backstage dei più grandi live alle foto da lui stesso scattate durante alcuni momenti che hanno fatto la storia dei Queen. Molte di queste sono state realizzate sul set di Bohemian Rhapsody, film biografico vincitore di 4 premi Oscar. Nel corso di Che tempo che fa si parlerà anche del suo album da solista del 1992 Back to the Light, contenente hit come Too Much Love Will Kill You e Driven by You, quest’anno rimasterizzato in una versione deluxe.
A 50 anni dalla formazione dei #Queen, la leggenda del rock, @DrBrianMay, sarà nostro ospite questa domenica a #CTCF da @fabfazio su @RaiTre 👏🏼 https://t.co/sdfhfmhG4q pic.twitter.com/xVdrCrRBHH
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) September 30, 2021
Non solo Brian May. Fabio Fazio ospiterà per Che tempo che fa anche Orietta Berti, Achille Lauro, Nanni Moretti e Fedez. Quest’ultimo dovrebbe presentare finalmente il suo nuovo singolo, Meglio del cinema, dedicato alla moglie Chiara Ferragni.
Brian May, carriera e vita privata del chitarrista dei Queen stasera 3 ottobre 2021 a Che tempo che fa su Rai3
Brian May, gli inizi e la nascita dei Queen
Stasera a Che tempo che fa arriverà una vera icona. Ventiseiesimo nella lista dei migliori chitarristi di tutti i tempi di Rolling Stone. Miglior uomo delle sei corde di sempre per Total Guitar. Fondatore dei Queen e astrofisico. Difficile riassumere in poche parole la carriera di una leggenda della musica. Brian Harold May, nato a Twickenham il 19 luglio 1947, ha iniziato a suonare sin dalla tenera età, quando prese lezioni di pianoforte prima di imbracciare la sua vera passione: la chitarra. Con il legno di un architrave e parte di un vecchio camino costruì egli stesso la sua Red Special che usa ancora oggi durante alcuni live.
Nel 1961 iniziò a suonare con il bassista Tim Staffell e tre anni dopo fondò gli Smile con il batterista Roger Taylor. Fu proprio Staffell a presentare ai suoi compagni Farrokh Bulsara, che in futuro avrebbe impresso il suo nome nella storia come Freddie Mercury. Dopo lo scioglimento degli Smile a causa di alcune divergenze con Staffell, i tre reduci fondarono un altro gruppo, i Queen. Nel 1971 si unì loro il bassista John Deacon e il resto è storia. Partì una lunga carriera di successi tra cui Keep Yourself Alive, Seven Seas of Rye e March of The Black Queen contenute nei primi due album. Il 1975 segnò invece la svolta mondiale con l’uscita di A night at Opera. L’album, che contiene la celebre Bohemian Rhapsody, ha venduto milioni di copie in tutto il mondo ed è stato inserito fra i 500 più belli della musica rock.
Dopo la morte di Freddie Mercury nel 1991, May diede anche inizio alla sua carriera da solista, che al momento conta tre album in studio. Oltre al già citato Back to the Light del 1992, ci fu Another World del 1998 e La musique de Furia, colonna sonora del film Furia, del 2000. Attualmente è nuovamente in tour con i Queen, accompagnato alla batteria da Roger Taylor e alla voce da Adam Lambert. La band suonerà in Italia, alla Unipol Arena di Casalecchio di Reno, il prossimo 10 luglio.
Brian May, l’impegno nell’astrofisica
Non solo musica. Accanto alla grande carriera da chitarrista dei Queen, Brian May ha portato avanti studi universitari di alto livello. Nel 1965 infatti, prima della nascita della band, si era trasferito a Londra per frequentare la facoltà di Fisica e Astronomia all’Imperial College London. Tre anni dopo, nel 1968, si è laureato con lode in Fisica. In quegli anni stava infatti lavorando a una ricerca sulla polvere zodiacale, ossia la polvere generata dalla collisione fra gli asteroidi e le comete riscontrabile nei pressi del sole.
Successivamente, si trovò di fronte a una delle decisioni più difficili della sua vita. Date le sue capacità, ebbe infatti la possibilità di proseguire gli studi con una tesi di dottorato in Astronomia dell’Infrarosso, ma per farlo avrebbe dovuto lasciare i Queen. «La mia scelta fu dettata da un motivo piuttosto semplice», ha dichiarato lui stesso in più interviste. «Non ero bravissimo in fisica, ma sarei potuto essere molto bravo con la chitarra».
Brian May, il dottorato e la vita privata
Nonostante tutto, nel 2007 Brian May è tornato in università e ha ottenuto, all’età di 60 anni, il dottorato in Astrofisica. La sua tesi, Un’analisi delle velocità radiali della nube zodiacale, gli ha consentito di ottenere grandi riconoscimenti nel mondo della scienza tanto che nel 2015 ha collaborato con la missione New Horizons della Nasa per lo studio di Plutone e del suo satellite. Per l’occasione, May ha anche pubblicato un inedito omonimo diffuso nel momento in cui la sonda ha raggiunto la fascia di Kuiper MU 69 2014, detta anche Ultima Thule. Il brano racchiude anche un messaggio di Stephen Hawking, inviato dal celebre astrofisico alla Nasa per congratularsi del successo della missione.
Per quanto riguarda la vita privata, Brian May è stato sposato dal 1976 al 1988 con Chrissy Mullens, madre dei suoi tre figli: James, nato nel 1978, Louisa, nata nel 1981 ed Emily Ruth, nata nel 1987. Attualmente è legato da matrimonio ad Anita Dobson, attrice inglese sposata nel novembre del 2000. L’artista ha un profilo Instagram con 2,9 milioni di follower.