Elena D’Amario, ballerina famosa a livello internazionale, ha debuttato come attrice nella prima puntata di Che Dio ci aiuti 7. La danzatrice, il cui personaggio è già deceduto, ha raccontato le difficoltà riscontrate nel girare la scena in ospedale.

Elena D’Amario in Che Dio ci aiuti 7
In un’intervista, ha confessato che recitare è stato davvero entusiasmante ma che, in due scene particolari, ha avuto un crollo,dovuto alla loro intensità. Stiamo parlando della scena dell’ospedale in cui il personaggio di cui veste i panni, Luisa Monachini, subisce un incidente. «Nella serie interpreto una donna buona ma tormentata e traumatizzata dalla morte del marito. Per interpretarla, mi sono focalizzata sull’ossessione che Luisa ha nei confronti di una famiglia che vede sgretolarsi davanti ai suoi occhi. Da una parte è fragile, si guarda intorno, cammina nervosamente. Ma, quando rivolge lo sguardo verso Elia, le esce questa umanità dagli occhi, si trasforma, è dolce. Purtroppo fa delle scelte sbagliate per la paura di perderlo. Nella vita va spesso così.»

La scena dell’ospedale: «La più difficile da fare»
«Alla fine di ogni scena, crollavo. Ed è stato così anche nella scena in ospedale. Quando ho fatto la rivelazione su Elia, ho avuto proprio un crollo. In realtà, la tensione emotiva è partita dall’inizio della giornata. Sono arrivata la mattina molto presto, mi hanno truccata, ho sentito l’odore dell’ospedale. Anche se è un set, i macchinari sono veri. Lì la tua testa vaga, magari ricolleghi a ricordi della tua vita personale. Quella scena mi ha toccato e sono veramente crollata. Con me c’era Fiorenza Pieri che è stata delicatissima, rispettosa, empatica, una spalla incredibile», ha raccontato la ballerina e ora attrice Elena D’Amario a proposito di quella che ha ritenuto la scena più commuovente e difficile da girare.