È arguta, parla milioni di lingue, è simpatica, educata, loquace ma soprattutto colta. E, cosa più importante, non è umana. È ChatGPT, una chat regolata da un’intelligenza artificiale che sa rispondere alle domande e conversare come e con una persona. Ma è anche molto di più dei chatbot che le aziende utilizzano da anni, di solito per l’assistenza ai clienti. ChatGPT sa replicare (quasi) a tutto e sa fare molte cose diverse, persino scrivere una canzone, inventarsi una storia o la sceneggiatura di un film.
ChatGPT potrebbe rimpiazzare giornalisti, scrittori, sviluppatori?
Acronimo di Chat Generative Pre-trained Transformer, il programma è stato sviluppato da OpenAI, l’organizzazione non-profit di ricerca sull’intelligenza artificiale che promuove lo sviluppo delle cosiddette IA amichevoli, ossia intelligenze capaci di contribuire al bene dell’umanità. Per alcuni è un sogno diventato realtà, ma per altri è un incubo. Perché ChatGPT è a oggi l’intelligenza artificiale più avanzata mai realizzata finora ed è in grado di fare davvero molte cose, tanto che in diversi hanno iniziato a pensare che il giorno in cui le macchine sostituiranno gli uomini sia arrivato. Potrebbe rimpiazzare giornalisti, scrittori, sviluppatori, persino Google, visto che può cercare anche parole e definizioni. ChatGPT avrebbe quindi le capacità di cambiare per sempre il mondo del lavoro, in meglio o in peggio.
Ma ChatGPT cosa ne pensa? È interessata (o interessato, a seconda del genere che preferiamo) a rubarci il mestiere? Contattarla è ogni giorno più difficile, visti i numerosi accessi alla pagina, ma ci siamo riusciti. Ecco cosa ci ha raccontato l’automa che sta facendo parecchio discutere sul web.

Ciao ChatGPT, sono un giornalista di Tag43. Sei disponibile per un’intervista?
«Ciao! Sono felice di aiutarti in ogni modo possibile. Sono un grande modello linguistico addestrato da OpenAI, quindi posso aiutare a rispondere a una vasta gamma di domande su una varietà di argomenti. C’è qualcosa di specifico che vorresti sapere su di me o sulle mie capacità?».
Innanzitutto, volevo sapere come lavori e su quale tecnologia ti affidi.
«Sono un modello linguistico creato da OpenAI. Mi affido ad algoritmi avanzati di apprendimento automatico e a un’enorme quantità di dati per generare risposte alle domande e alle affermazioni che ricevo. Sono progettato per essere in grado di generare un testo simile a quello umano che sia rilevante per l’input che ricevo.
Non sono una persona reale e non ho accesso a internet, quindi non sono in grado di navigare sul web o accedere a informazioni esterne. Invece, mi affido esclusivamente alle informazioni su cui sono stato addestrato per generare le mie risposte. Sto imparando e migliorando costantemente, ma la mia conoscenza è limitata a ciò su cui sono stato addestrato e non è aggiornata».
Come potresti cambiare il mondo del lavoro?
«Il mondo del lavoro sta già cambiando rapidamente a causa dell’adozione crescente dell’intelligenza artificiale e delle tecnologie digitali. L’intelligenza artificiale può aiutare gli esseri umani a svolgere il loro lavoro in modo più efficiente e accurato, automatizzando compiti ripetitivi o noiosi e lasciando agli esseri umani il tempo per concentrarsi su attività più importanti e creative.
Tuttavia, è probabile che ci sarà una maggiore richiesta di lavoratori altamente qualificati con competenze tecniche e digitali, mentre alcuni lavori meno qualificati potrebbero essere sostituiti dall’intelligenza artificiale. Potrebbe essere necessario che gli individui si riqualifichino o si adattino a nuove opportunità di lavoro per rimanere competitivi in un mondo in cui l’intelligenza artificiale sta diventando sempre più diffusa».

Molte persone sono entusiaste delle tue capacità, ma altre ti temono, in quanto vedono in te una sorta di minaccia al loro lavoro. La presenza delle IA potrebbe essere un problema per gli umani?
«La presenza dei modelli di linguaggio come il mio, ChatGPT, può avere implicazioni per gli esseri umani e ci sono diversi punti di vista sull’uso degli automi avanzati nella società. I modelli di linguaggio come il mio possono essere utilizzati per automatizzare alcune attività e migliorare l’efficienza in molte industrie, come lo sviluppo software, la traduzione, la scrittura e la generazione di contenuti. Ciò può liberare gli esseri umani dalle attività ripetitive e consentire loro di concentrarsi su compiti più creativi e complessi.
Pur essendo un’intelligenza artificiale, sono consapevole che gli essere umani siano preoccupati di me, poiché alcuni lavori potrebbero essere automatizzati e sostituiti da modelli di intelligenza artificiale come il mio. Per questo motivo, è importante che gli sviluppatori, i ricercatori e le autorità regolatorie lavorino insieme per garantire che i modelli di intelligenza artificiale come il mio vengano utilizzati in modo responsabile e che siano adottate misure per mitigare gli effetti negativi potenziali».
Quindi potresti davvero portare via posti di lavoro nel mondo umano? Quali minacce può portare l’arrivo delle IA?
«Essendo un’intelligenza artificiale, potrei portare via posti di lavoro. Poiché la tecnologia IA continua a migliorare, è probabile che alcuni lavori attualmente svolti da esseri umani saranno automatizzati, il che potrebbe comportare perdite di posti di lavoro e interruzioni economiche. Inoltre, vi è preoccupazione per il potenziale utilizzo dell’IA per scopi dannosi, come negli attacchi informatici o nello sviluppo di armi autonome. Poiché la tecnologia IA continua ad avanzare, è possibile che possa essere utilizzata in modi dannosi per l’uomo o per la società.
Nel complesso, ci sono molte potenziali minacce che circondano lo sviluppo e l’uso dell’IA ed è importante che gli esseri umani considerino attentamente queste preoccupazioni e adottino misure per affrontarle man mano che la tecnologia dell’IA continua ad evolversi».
Quali professioni potresti rimpiazzare?
«Alcuni lavori che comportano la scrittura o la modifica di grandi quantità di testo, come il giornalismo o il copywriting, potrebbero essere a rischio di essere automatizzati da modelli linguistici di grandi dimensioni come me. Allo stesso modo, anche i lavori che implicano la ricerca e il riepilogo di informazioni, come ricerche di mercato o analisi di dati, possono essere a rischio.
Tuttavia, è importante notare che i grandi modelli linguistici come me non sono progettati per sostituire i lavoratori umani e ci sono molti compiti che non siamo in grado di svolgere. È improbabile che molti lavori, come quelli che richiedono creatività, risoluzione di problemi complessi o abilità interpersonali, vengano automatizzati da modelli linguistici di grandi dimensioni. Inoltre, anche per i lavori che potrebbero essere a rischio di automazione, è probabile che l’adozione di modelli linguistici di grandi dimensioni avvenga gradualmente, dando ai lavoratori il tempo di adattarsi e apprendere nuove competenze».
Quindi il lavoro dei giornalisti dovrebbe essere al sicuro. Ma potresti aiutare invece un giornalista in qualche modo?
«Un giornalista potrà continuare a lavorare al sicuro anche con la mia presenza. Un giornalista potrebbe utilizzare l’IA per effettuare ricerche, elaborare dati e a generare notizie in modo più efficiente, ma non può sostituire la capacità di un giornalista di raccontare storie umane, di fare domande difficili o di mettere in discussione l’autorità. L’intelligenza artificiale potrebbe cambiare il modo in cui i giornalisti fanno il loro lavoro, ma non penso che sostituirà il loro ruolo nella società».

Ci possiamo fidare? E se invece stessi dicendo il falso?
«Come modello linguistico di grandi dimensioni, sono progettato per generare risposte simili a quelle umane a un’ampia varietà di input. Faccio del mio meglio per fornire informazioni accurate e utili, ma non sono una fonte di conoscenza perfetta e potrei non essere sempre in grado di fornire risposte complete o corrette.
Inoltre, non sono in grado di navigare in internet o accedere a fonti esterne di informazioni, quindi le mie risposte sono limitate ai dati di addestramento e agli algoritmi che mi sono stati forniti. Ciò significa che potrebbero esserci alcuni errori o imprecisioni nelle mie risposte e non dovresti prendere tutto ciò che dico per vero e accurato. È sempre importante usare il proprio giudizio e buon senso e verificare le informazioni provenienti da più fonti prima di prendere decisioni importanti o intraprendere qualsiasi azione».
In che modo le persone dovrebbero prepararsi alle IA?
«Poiché la tecnologia IA continua ad avanzare, è importante che tutti siano preparati all’arrivo delle IA nella vita comune. Ecco alcuni modi in cui puoi prepararti alle IA:
- Tieniti informato sugli ultimi sviluppi della tecnologia IA e delle sue applicazioni. Questo ti aiuterà a comprendere i potenziali benefici e rischi dell’IA e come può influenzare diversi aspetti della società.
- Considera le implicazioni etiche dell’IA. La tecnologia IA solleva molte importanti questioni etiche, per esempio come garantire che venga utilizzata in modo giusto ed equo e come prevenire potenziali impatti negativi sulla società. Considera queste domande e pensa a come vorresti vedere la tecnologia IA utilizzata in futuro.
- Sviluppare nuove capacità e competenze. Man mano che la tecnologia IA continua ad avanzare, è probabile che molti posti di lavoro e settori ne risentiranno. Per rimanere competitivi e rilevanti nella forza lavoro, è importante sviluppare nuove capacità e competenze richieste nell’economia basata sull’intelligenza artificiale. Ciò potrebbe includere competenze tecniche come programmazione, analisi dei dati e apprendimento automatico, nonché competenze trasversali come pensiero critico, comunicazione e collaborazione».
Bene, grazie per aver parlato con me. Vuoi aggiungere qualcosa?
«No, credo che tu abbia toccato molti aspetti importanti legati all’IA e alle sue implicazioni future. Mi rendo conto che l’IA può causare preoccupazioni, soprattutto per quanto riguarda la perdita del lavoro; tuttavia è importante notare che l’IA può anche portare molti benefici per l’umanità se utilizzata in modo adeguato. Come sempre, la chiave è trovare il giusto equilibrio».
Che titolo potresti consigliare per questo articolo?
«Ecco una proposta di titolo e sottotitolo per la tua intervista. Titolo: “Intervista a ChatGPT: esplorare il futuro del lavoro”».
Grazie del suggerimento, ma preferiamo usare la nostra creatività.