Sta suscitando forti polemiche sul web una vignetta pubblicata dalla rivista satirica francese Charlie Hebdo, con oggetto il devastante terremoto che ha colpito la Turchia sud-orientale provocando migliaia di vittime anche in Siria. In un’allusione alla guerra in Ucraina e al sostegno militare dell’Europa a Kyiv, la rivista ha pubblicato un disegno di palazzi crollati e macerie, accompagnato dal titolo “Terremoto in Turchia” e dal sottotitolo “Non serve nemmeno inviare carri armati”.
✏️Le dessin du jour, par #Juin pic.twitter.com/kPcEqZDocO
— Charlie Hebdo (@Charlie_Hebdo_) February 6, 2023
La vignetta ha suscitato già 11 mila commenti sull’account Twitter di Charlie Hebdo, oltre a circa duemila “like”. Molti utenti hanno criticato la rivista francese, accusandola di voler creare scalpore per aumentare le vendite. «La chiamate satira? Siete disgustosi. Migliaia di persone hanno perso la vita sotto le macerie. Altre migliaia aspettano notizie al freddo e senza una casa», ha scritto un utente del social network. Così un altro: «Non capisco come si possa fare umorismo su questa tragedia. Sapete che ci sono stati molti morti?».

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Nel 2016 umorismo nero sui terremotati d’Italia
Errare è umano, perseverare è diabolico. Nel 2016 l’umorismo nero di Charlie Hebdo (la cui redazione nel 2015 fu oggetto di un attentato rivendicato da Al Qaida, 12 le vittime), era arrivato a toccare il dramma dei terremotati del Centro Italia, scatenando un’ondata di indignazione senza precedenti tanto in Italia quanto in Francia. In questo caso, i Paesi oggetto di satira sono addirittura tre: Turchia e Siria per il sisma, più l’Ucraina.

Lo sdegno dei giornalisti turchi
Commenti particolarmente critici sono arrivati dai giornalisti turchi, come mostra questo tweet di Furkan Bozoğlu, del canale sportivo A Spor.
— Furkan Bozoğlu (@BozogluFurkan) February 7, 2023
«Anche i turchi sono stati “Charlie Hebdo” per condividere il dolore e oggi osate prendere in giro la sofferenza di un intero popolo. Dovete davvero avere molto coraggio per farlo, quando ci sono ancora bambini che aspettano aiuto sotto le macerie», ha scritto su Twitter Öznur Küçüker Sirene, che lavora per il canale televisivo TRT Türk.
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