Nuovo cda della Zecca di Stato, il governo piazza tre riciclati

Carlo Ciarri
30/05/2023

L'ex sindaco di Lecce Paolo Perrone, da sempre in orbita Forza Italia prima di entrare in Fratelli d'Italia. Il leghista Stefano Corti, non rieletto alle politiche. E Stella Mele, storica dirigente di Alleanza nazionale. Nel rinnovato cda della Zecca di Stato tre nomi su cinque sono fedelissimi ripescati dal governo Meloni.

Nuovo cda della Zecca di Stato, il governo piazza tre riciclati

«L’Assemblea degli azionisti dell’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato spa, riunitasi oggi, ha nominato il nuovo cda dell’Ipzs, indicando Paolo Perrone nella carica di presidente e Francesco Soro nel ruolo di amministratore delegato. Si indica di seguito la nuova composizione del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale. Paolo Perrone, presidente; Francesco Soro, Stefano Corti, Stella Mele e Flavia Scarpellini consiglieri». Con queste poche righe, il 17 maggio, la Zecca dello Stato – la partecipata del Mef che si occupa di sicurezza, anti-contraffazione, garanzia della fede pubblica e digitalizzazione, per esempio con i contrassegni di Stato sui tabacchi e la pubblicazione della Gazzetta Ufficiale – dava conto del rinnovo del cda. Ma chi sono i nuovi componenti? La provenienza – in tre casi su cinque – è politica.

Perrone, tante grazie al governo per l’incarico

Perrone, infatti, è stato sindaco di Lecce con la bandiera del centrodestra per due mandati, fino al 2017. Da sempre in orbita Forza Italia, da qualche anno è entrato a far parte di Fratelli d’Italia. Senza troppi giri di parole, Perrone ha ringraziato il governo per il nuovo incarico: «Grazie all’assemblea degli azionisti (di fatto, il governo attraverso il ministero dell’Economia) per la fiducia che mi hanno accordato, valorizzando il mio profilo tecnico e manageriale», ha scritto su Facebook. «Direi che questo nuovo capitolo della mia vita è particolarmente stimolante per la connessione che crea sia con il mio presente che con il mio passato, legando occupazioni nuove e vecchie. Sono molto contento e naturalmente prontissimo a questa nuova avventura», ha aggiunto.

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Paolo Perrone.

Corti, un premio dopo la beffa delle ultime politiche

Ma non c’è solo Perrone. Il consigliere Stefano Corti, infatti, è da anni un militante della Lega. Nella scorsa legislatura è stato anche senatore tra le fila del Carroccio. Corti, infatti, è entrato a Palazzo Madama solo nel luglio 2019, dopo un ricorso e un riconteggio dei voti nel collegio uninominale di Modena, dove era risultato eletto per una manciata di voti il dem Edoardo Patriarca. Corti aveva poi tentato il bis, «ma il risultato della Lega ha permesso di eleggere un solo senatore in Emilia-Romagna e per poche migliaia di voti», ha spiegato lo stesso Corti sulla sua bacheca Facebook, «nonostante il risultato migliore in termini percentuali fatto registrare nel collegio occidentale dove ero candidato, per la vastità del territorio il seggio è scattato nel proporzionale Bologna-Romagna non permettendomi di proseguire il lavoro iniziato tre anni fa in Senato». Ora il lavoro prosegue alla Zecca.

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Stefano Corti.

Mele, già a 23 anni dirigente di Alleanza nazionale

E non è finita. Il curriculum di Stella Mele, infatti, si trova direttamente sul sito di Fratelli d’Italia. Barlettana, classe 1982, già a 23 anni dirigente provinciale di Alleanza nazionale. Nel 2018 è stata eletta consigliera comunale a Barletta. Anche lei candidata alle ultime politiche, nel collegio plurinominale in Puglia. Come per Corti, però, non c’è stato nulla da fare. Ed ecco, allora, che si aprono le porte della Zecca.

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Stella Mele.