Direttore: Paolo Madron
  • Economia e Finanza
  • Politica
  • Tecnologia e Innovazione
  • Attualità
x
  • Attualità
    • Cronaca
    • Gossip
    • Web
  • Cultura e Spettacolo
    • Arte
    • Cinema
    • Design
    • Libri
    • Moda
    • Musica
    • Serie Tv
    • Teatro
    • Tv
  • Economia e Finanza
    • Aziende
    • Lavoro
  • Politica
    • Europa
    • Italia
    • Mondo
  • Salute e Benessere
    • Beauty
    • Fitness
    • Food & Beverage
    • Medicina
    • Sanità
    • Wellness
  • Sport
    • Altri Sport
    • Calcio
    • Motori
  • Tecnologia e Innovazione
    • App
    • Device
    • Domotica
    • Gaming
    • Sostenibilità
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Arte

Notre-Dame senza voce

L’archeologa Mylène Pardoën sta ricostruendo la storia del suono della cattedrale, dalle origini fino al rogo del 2019. Un progetto che aiuterà architetti e restauratori a recuperare l’atmosfera perduta con l’incendio.

17 Novembre 2021 12:5017 Novembre 2021 13:08 Camilla Curcio
L'obiettivo del progetto dell'archeologa Mylène Pardoën è ricostruire i suoni che si sentivano a Notre-Dame fino all'incendio del 2019

I sussurri dei fedeli che spezzano il silenzio. Il rumore degli zoccoli dei cavalli che trainavano le carrozze sul selciato. Il fruscio dei turisti che si affollano nella navata. Ricostruire il suono di una cattedrale come quella di Notre-Dame, è operazione complessa e suggestiva. Lo sa bene l’archeologa francese Mylène Pardoën che, da qualche tempo, è impegnata a ricreare tutto quel che si sentiva all’interno e all’esterno della chiesa parigina dal 1163, anno in cui venne posta la prima pietra, fino all’incendio del 2019. 

La missione di Mylène Pardoën: riprodurre l’acustica di Notre-Dame

Originaria di Lione, Pardoën si occupa da oltre dieci anni di studiare e riprodurre l’acustica di monumenti ed edifici storici. Una professione che, di volta in volta, le offre la possibilità di prendere parte a straordinari viaggi nel tempo. «A differenza dei miei colleghi, preferisco raccontare il passato coi suoni, più che con le parole», ha spiegato alla Bbc, «Mi occupo di riportare quel che è successo, non invento nulla». Quello su Notre Dame, oltre ad avere una forte importanza storica, è un progetto che nasconde solide implicazioni pratiche: il fuoco, infatti, non ha causato soltanto grossi danni visibili ma, col crollo del tetto e il disfacimento delle volte, ha fatto sì che si perdesse quasi completamente il riverbero che conferiva solennità all’ambiente. L’obiettivo della studiosa (e del team di ricercatori e ingegneri del suono che la affianca) è recuperarlo per aiutare gli architetti a selezionare materiali e tecniche utili a ristrutturare Notre-Dame e farla tornare a ‘suonare’ esattamente come prima entro la riapertura, prevista per il 16 aprile 2024. 

Come si recuperano i rumori di Notre-Dame

Per portare a termine la missione, l’archeologa trascorre parecchio tempo negli archivi. «Passo in rassegna tutte le fonti relative al periodo storico che mi interessa», ha sottolineato. «Dai dipinti alle sculture, passando per la letteratura e i documenti amministrativi, qualsiasi testimonianza che possa aiutarmi a capire quali oggetti popolassero gli ambienti frequentati dalla gente e, dunque, quali rumori venissero percepiti. Nel caso di Notre-Dame, ad esempio, si sa da alcuni storici che, attorno al 1700, l’esterno fosse frequentato da cani e cavalli. Quindi, cosa faccio? Mi metto alla ricerca di quegli animali e mi dedico a repertarne i versi». Un metodo che ha portato con sé anche nelle sue visite al castello di Guédelon, in Borgogna. Dal momento che la cattedrale è inaccessibile a causa delle operazioni di rimozione dell’amianto e dell’asbesto, Pardoën sta adoperando il maniero in ristrutturazione per registrare carpentieri e muratori a lavoro. Figure che ricordano molto gli artigiani impegnati nella costruzione della chiesa in epoca medievale. Un pacchetto di rumori che andrà ad aggiungersi al repertorio acustico già collezionato e un tassello in più per rivivere quelle atmosfere perdute. 

View this post on Instagram

A post shared by BON COEUR (@boncoeurmusique)

Perché bisogna ridare voce a Notre-Dame

Il materiale, raccolto e analizzato attraverso un programma di simulazione informatica, non guiderà soltanto le scelte delle maestranze impegnate nel restyling dell’edificio sacro. Verrà, infatti, usato anche come traccia per dimostrare quanto alcuni suoni meritino di essere considerati patrimonio culturale immateriale della Francia perché legati a competenze, rituali e abilità da salvaguardare. «Ci sono mestieri che vanno protetti e tramandati di generazione in generazione, da maestro ad allievo», ha aggiunto. «Se scompaiono, è difficile recuperarne i gesti. I suoni del passato possono aiutare a tenerli in vita e a capirne ancora meglio il valore nel presente».

Daniela Rosati è una conduttrice televisiva, ex moglie di Galliani che ha deciso di abbandonare la popolarità per diventare un'oblata dell'Ordine di Santa Brigida
  • Cultura e Spettacolo
Daniela Rosati, chi è l’ex moglie di Adriano Galliani
Tra le prime conduttrici a portare un programma di medicina in tv, ha lasciato il mondo dello spettacolo per diventare un'oblata.
Gerarda Lomonaco
  • Cultura e Spettacolo
Don Backy, chi è: età, canzoni, vero nome e vita privata del cantautore
Simbolo degli anni '60, ha fatto la storia della musica con brani come Pregherò scritto per Adriano Celentano. Ha prestato il suo volto anche al cinema e ha scritto diversi libri.
Gerarda Lomonaco
Finlandia, Danimarca e Islanda sono i Paesi più felici al mondo. Italia solo 33esima, in coda l’Afghanistan. Salgono Russia e Ucraina.
  • Attualità
Paesi più felici al mondo, vince la Finlandia: Italia 33esima
Finlandia, Danimarca e Islanda sono i Paesi più felici al mondo. L’Italia perde due posizioni ed è 33esima. In coda l’Afghanistan. Salgono invece nonostante la guerra Russia e Ucraina.
Fabrizio Grasso
Con il mandato dell'Aia per Putin nemmeno i Paesi della Csi sono più sicuri
  • Mondo
Aia di casa
Il mandato d'arresto della Cpi nei confronti di Putin ha preso alla sprovvista anche il Cremlino. Ora per il presidente spostarsi e viaggiare alimentando la propaganda diventa rischioso, persino nei Paesi della CSI. Intanto potrebbe saltare il vertice BRICS del prossimo agosto in Sudafrica.
Redazione
  • Chi Siamo
  • Scrivono per noi
  • Tag
  • Feed
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Nielsen Digital Measurement Privacy Policy

Tagfin Srl Sede Legale: Via dell'Annunciata, 7 – 20121 Milano

Numero di partita IVA e numero d’iscrizione al Registro Imprese 11673800964 del Registro delle Imprese di Milano.

Registrazione della testata giornalistica Tag43 presso il Tribunale Ordinario di Milano, n. 100 del 23 Aprile 2021