Juventus, Napoli e altri 9 club tra cui Sampdoria, Genoa ed Empoli, tirano un sospiro di sollievo. Era attesa per oggi la sentenza di primo grado del Tribunale federale nell’ambito del caso plusvalenze. Si è concluso con una assoluzione totale: tutti prosciolti e nessuna sanzione né per le 11 società coinvolte né per i 59 dirigenti inseriti nel caso. Tra loro c’erano anche i presidenti di bianconeri e partenopei, Andrea Agnelli e Aurelio De Laurentiis.

Plusvalenze, il Tribunale accoglie l’apparato difensivo
Il Tribunale federale ha deciso che la difesa dei club ha, di fatto, ragione. Le squadre legali degli 11 club coinvolti hanno contestato apertamente il modello di valutazione dei giocatori definito dalla Procura della Figc come quello per definire il prezzo del cartellino di un calciatore. In tal senso, era stato apertamente criticato il ruolo che i Pm hanno dato al sito Transfermarkt. Quest’ultimo è un celebre database online in cui è possibile trovare statistiche, carriera e valutazioni dei singoli calciatori. Il portale, in un comunicato, ha chiarito che «i valori di mercato sono calcolati sulla base di un insieme di fattori», tra cui la valutazione dei membri del forum. Niente a che vedere con il «possibile costo di trasferimento di un giocatore».
Plusvalenze, la nota della Figc
Pronta la comunicazione della Figc, che sul proprio sito ha diramato una nota pochi minuti dopo la sentenza. Si legge: «Il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica ha prosciolto tutte le società, i dirigenti e gli amministratori dei club che erano stati deferiti dalla Procura Federale per avere contabilizzato nelle relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti a quelli consentiti dai principi contabili. Le motivazioni saranno rese note nei prossimi giorni». Per queste ultime passerà almeno una settimana. Poi il procuratore Chinè deciderà se presentare ricorso o meno. In tal caso la vicenda si chiuderà definitivamente.