Dazn ha deciso: la doppia utenza non sarà eliminata durante la stagione 2021/2022. Una notizia che permette agli utenti di tirare un sospiro di sollievo, dopo giorni di proteste e polemiche sui social. Con una nota diffusa ieri pomeriggio, l’azienda ha dichiarato che «nessun cambio verrà introdotto nella stagione in corso». Sarà ancora permesso a chi ha sottoscritto l’abbonamento di seguire gli eventi live su due dispositivi contemporaneamente. L’azienda ha specificato anche che il prossimo 16 novembre si approfondirà l’argomento in un confronto con il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. Soddisfatto il Codacons: «Una vittoria su tutti i fronti del Codacons e dei tifosi che l’associazione rappresenta la marcia indietro di Dazn che ha annunciato oggi che nessun cambio sulla doppia utenza ci sarà durante la stagione in corso».
Caso Dazn: la nota dell’azienda
«L’abbonamento dà diritto all’utilizzo del Servizio Dazn su un massimo di due dispositivi contemporaneamente», ha scritto ieri Dazn. I vertici della pay tv sottolineano che, però, i singoli dati di login non possono né debbano essere condivisi con altri: «L’utente accetta che i dati di login siano unici per lo stesso e non possano essere condivisi con altri. In tale contesto, abbiamo consentito la visione su due dispositivi, in maniera contemporanea attraverso lo stesso abbonamento, per offrire un’esperienza personale più ricca all’interno di un unico contesto domestico. Fin dall’inizio del Campionato di calcio di Serie A abbiamo constatato un considerevole incremento di comportamenti non corretti che non può essere ignorato. Tuttavia, nel rispetto di coloro che usano in modo corretto la condivisione e con l’obiettivo di tutelare l’interesse dei nostri abbonati, nessun cambio verrà introdotto nella stagione in corso».
Caso Dazn: le proteste degli utenti e i problemi tra costi e black out
Sulla piattaforma di streaming si sono abbattuti nei giorni scorsi i commenti polemici dei tanti abbonati in tutta Italia. Ma le polemiche non risalgono soltanto alle ultime ore. Da settimane è in corso una vera battaglia tra abbonati e Dazn. Sul piatto ci sono il prezzo di 30 euro, considerato troppo elevato, e i problemi che ha generato lo streaming, tra black out improvvisi, buffering e problemi di ricezione.
Caso Dazn: lo scivolone di Mentana
Tante le voci che si sono elevate contro la pay tv, ma anche i casi che si sono creati intorno alla polemica. Su tutti, lo scivolone di Enrico Mentana. Il fondatore di Open e direttore del Tg La7 ha ricevuto insulti e critiche sui social dopo aver paragonato la lotta alla doppia utenza a quella al fenomeno del “pezzotto“. La pratica illegale di streaming, però, non ha nulla a che vedere con il diritto alla doppia utenza, secondo gli utenti. Tra ironia e serietà, centinaia sono stati i commenti sulla pagina Facebook del giornalista.