Quirinale: flop di Casellati e bufera nel centrodestra

Redazione
28/01/2022

La presidente del Senato si ferma a 382 preferenze. Almeno 71 i franchi tiratori della coalizione. Giorgia Meloni punta il dito contro Forza Italia.

Quirinale: flop di Casellati e bufera nel centrodestra

Maria Elisabetta Alberti Casellati non ce l’ha fatta. Alla quinta votazione per il Quirinale, la presidente del Senato si è fermata a 382 preferenze, sotto il quorum di 505, ma soprattutto sotto i voti del centrodestra (453 grandi elettori in totale) e sotto quota 400, la soglia necessaria per riproporre la candidatura nella votazione del pomeriggio. All’appello mancano  dunque 71 voti.

Sul flop di Casellati si spacca il centrodestra

Brutta botta per il centrodestra e per Matteo Salvini, aspirante kingmaker. Lega e Fratelli d’Italia dichiarano di aver votato compatti per Casellati. Lo ha ribadito anche Giorgia Meloni che ha puntato direttamente il dito contro Forza Italia: «Noi e la Lega abbiamo votato compatti, qualcun altro no», ha tuonato la leader di FdI. «I voti mancati per la Casellati non sono di Fratelli d’Italia», ha ribadito Ignazio La Russa. La Lega dal canto suo ha fatto trapelare che i suoi parlamentari hanno espresso ben 208 voti per la candidata di centrodestra. La caccia ai franchi tiratori porta quindi dritto verso gli azzurri. E dire che poco prima del voto era arrivato per Casellati l’endorsement social di Silvio Berlusconi. «Il centrodestra ha trovato l’accordo per il voto di questa mattina, su Elisabetta Casellati che da Presidente del Senato, Seconda Carica dello Stato, diventerebbe Prima Carica dello Stato», recita il post su Facebook. «Io conosco Elisabetta Casellati da oltre 30 anni e posso garantire sulla sua assoluta adeguatezza a questo eventuale nuovo ruolo super partes». Un appello che non tutta la pattuglia azzurra evidentemente ha accolto. Lo dimostra  l’appello firmato da un «un gruppo di elettori del centrodestra», promosso da vari forzisti a cominciare dalla deputata e commissario cittadino di Milano, Cristina Rossello, dove si chiede al Cav di ritornare in corsa.

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Casellati e la polemica sullo spoglio

Va detto che per essere una candidata di alto profilo, rispettosa delle istituzioni e appunto super partes, Casellati è però scivolata sul galateo. La seconda carica dello Stato ha seguito le operazioni insieme con Roberto Fico nonostante fosse candidata e il dem Stefano Ceccanti avesse chiesto che per opportunità non fosse presente. Ora si aspetta la seconda votazione. In ballo, salvo sorprese, restano Pier Ferdinando Casini e Mattarella. A meno che i partiti non convergano su Mario Draghi. Intanto Lega e FdI hanno detto che si asterranno dalla sesta votazione.