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Ma cosa vi siete messi in testa?

COPPA COBRAM. Per un ciclista indossare il casco non è un optional. Scegliere quello più adatto alle proprie esigenze può essere un’impresa. Ecco qualche consiglio.

22 Giugno 2021 15:0222 Giugno 2021 15:05 Manuel Carli
come scegliere un casco da ciclismo

Mettiamocelo in testa in tutti i sensi: il casco non è un optional ma una dotazione di base che ciascun ciclista dovrebbe indossare. Sceglierlo però non è semplice. Ecco alcuni consigli per fare un acquisto ragionato e non restare delusi o, peggio, fregati.

Occhio alla certificazione CE

Pare superfluo sottolinearlo ma innanzitutto un casco che si rispetti deve essere certificato, avere quindi il marchio CE e possibilmente anche il riferimento alla norma specifica EN1078. Facile se siete in un negozio, meno se vi affidate all’e-commerce e, attirati da prezzi fin troppo bassi per sembrare veri, incappate in qualche marchio sconosciuto. Meglio giocare sul sicuro e scegliere una marca nota. Tra le aziende leader, tra l’altro, molte sono italiane: qualche esempio? Kask, Limar, Las, Met, Suomy, Salice, Rh+, Briko, Rudy Project.

La sicurezza non ha prezzo, il marketing sì

Il ventaglio di prezzi dei caschi da ciclismo è decisamente ampio. E davanti a certe cifre la testa potrebbe cominciare a girare davvero. Esistono caschi di importazione di discreta fattura nella fascia di prezzo 30-50 euro, ma sono comunque di qualità inferiore rispetto agli articoli entry level prodotti in Europe. Per pedalare in sicurezza non è necessario arrivare a sborsare 3-400 euro: già a partire dai 60 euro si possono portare a casa elmetti di tutto rispetto. Intendiamoci, non c’è nulla di male a cedere alle lusinghe del marketing e togliersi qualche sfizio, l’importante è esserne consapevoli. Va bene investire un centinaio di euro in più per l’ultimo modello di casco aero che letteralmente promette di «risparmiare 45 secondi su una cronometro di 40 chilometri». Anche 30 secondi in più possono fare la differenza, ma a meno che non siate professionisti accorgersene è pressoché impossibile. Un consiglio: spesso i fine serie degli anni precedenti sono venduti con sconti significativi tanto in negozio quanto on line.

Provare è meglio che restituire

Se la tipologia di casco (da strada, da mountain bike o ibrido, aero oppure super ventilato) è una scelta soggettiva, individuare la taglia è invece rigoroso, ma fortunatamente abbastanza semplice. Bastano un metro da sarta e la tabella fornita da ogni produttore (qui invece i consigli per trovare la giusta altezza della sella). Da qui a trovare il casco perfetto però ce ne passa. La conformazione del cranio non è uguale per tutti. L’ideale dunque è provarlo prima dell’acquisto.

I consigli e le recensioni online

Occhio a ciò che vedete in Rete. Per scegliere un casco e ogni altro accessorio consultare siti che confrontano prodotti diversi può essere rischioso: la marchetta è sempre dietro l’angolo e internet purtroppo pullula di specchietti per allodole. Più utile confrontare le opinioni di riviste di settore una volta individuati un paio di modelli interessanti. Tra i tanti siti consigliamo Tech-Cycling e BDC-Mag con relativo forum. Attenzione infine alle recensioni dei clienti sui siti di e-commerce: fare una tara tra gli eccellente e i pessimo è sempre una buona regola.

Last but not least

Infine una semplice raccomandazione: una volta che avrete il vostro nuovo casco in testa, assicuratevi di indossarlo e di allacciarlo come si deve; spendete qualche minuto per leggere le istruzioni d’uso (tutte le ditte serie le includono nel packaging) e aggiustate quindi al meglio chiusure e regolazioni varie: il casco non si deve muovere né sfilare una volta allacciato sennò è come non averlo.

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