Carta da parati scrostata, muri in rovina. L’appartamento di Saint-Remy-les-Chevreuse, periferia sud-ovest di Parigi, non è esattamente quello dei sogni. Eppure l’agenzia immobiliare che ne ha in carico la vendita, per i 120 metri quadrati e l’ampio giardino su cui si estende, chiede 790 mila euro. Il motivo è presto detto. Pavimenti e camini risalirebbero al momento in cui Pierre e Marie Curie, in compagnia delle figlie Irene ed Eve vi trascorrevano le vacanze e i fine settimana, tra il 1904 e il 1906. Per tale ragione, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha dato istruzioni al governo di acquistarla. “La casa”, ha scritto su Twitter, “appartiene alla storia della Polonia”.
Nella casa i disegni di Marie Curie
Sui soffitti dello stabile ci sarebbero ancora i disegni della scienziata, premio Nobel per la fisica nel 1903, insieme al marito, e per la chimica nel 1911. In mezzo, nell’aprile 1906, il drammatico incidente in cui morì Pierre. L’uomo di ritorno a Parigi per un incontro accademico, fu travolto e ucciso da un carro trainato da cavalli. “Da allora Marie Curie (meno nota con il nome originario di Skłodowska), tornò a Saint Remy sempre più di rado, finché non smise del tutto”, ha raccontato l’agente immobiliare ad AP News.
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— Allen G. Breed (@AllenGBreed) May 12, 2021
Per riuscire nell’intento di riacquistare l’appartamento, in Polonia dovranno superare le rimostranze dei cittadini. Sui social non sono mancate le critiche, per una spesa giudicata eccessiva. I soldi dei contribuenti, affermano, non dovrebbero essere utilizzati per comprare la casa in cui la coppia visse per poco tempo. Il governo conservatore, però, non è dello stesso avviso e considera prioritario prendersi cura di luoghi e oggetti significativi per la storia della Polonia.