Proteste da parte dei genitori dopo che la mascotte della catena di fast food Kebhouze, dell’imprenditore Gianluca Vacchi, ieri pomeriggio ha distribuito davanti ad una scuola media romana dei preservativi e delle cartine.
Cartine e preservativi a scuola dalla mascotte di Vacchi
Ieri pomeriggio alle 15.30, orario di uscita da scuola degli studenti delle medie, la mascotte di Kebhouze si è presentata ai cancelli con una borsetta e alcuni gadget al suo interno. L’episodio è successo all’istituto scolastico di via Col di Lana, a due passi da piazza Mazzini a Roma. Dentro al sacchetto c’erano filtri, cartine e fiammiferi ma anche preservativi accompagnati da frasi sessiste come «patatina gratis». Nel kit, infatti, anche un buono sconto per delle patatine in omaggio se si acquista un kebab. Come si vede da alcune stories su Instagram, la mascotte ha lanciato il contenuto della borsa verso i ragazzi appena usciti da scuola.

Particolari sessisti sono stati sottolineati dal cantante Agostino Penna, musicista e padre di una delle studentesse che frequenta l’istituto scolastico: «Patatina gratis insieme ai preservativi mi sembra un’evidente allusione sessista e volgare. Ripeto: tutto questo è davvero troppo. A cosa siano arrivati per pubblicizzare un kebab?».

L’ira dei genitori
Agostino Penna ha inoltre dichiarato: «Assurdo, sono sdegnato, quel pupazzo colorato distribuiva ai ragazzini delle medie un kit con dentro cartine, filtri e fiammiferi per fumare, caramelline e preservativi. Credo davvero che sia stato superato ogni limite». La sua voce è quella di tanti genitori rimasti perplessi di fronte a quanto accaduto fuori dalla scuola dei loro figli: «Ai miei tempi si diceva di non accettare caramelle dagli sconosciuti ma adesso, purtroppo, le caramelle sono la cosa meno grave all’interno di quel kit. Non si può distribuire a dei ragazzini materiale per fumare o preservativi: sono troppo piccoli».