La Rai continua a celebrare il ricordo di Raffaella Carrà, trasmettendo le repliche di quello che molti reputano il suo programma più riuscito: Carràmba, che sorpresa. Dopo il grande successo della prima puntata, l’appuntamento ritorna stasera, martedì 20 luglio 2021, su Rai Uno alle 21.25, subito dopo Techetecheté. Sarà l’occasione perfetta per rivivere alcuni dei momenti più belli dello show e riguardare interviste a celebrità nostrane e vip internazionali. Dalla storia del format a cui si è ispirato al neologismo nato dal titolo dello show, sei curiosità su uno dei varietà che ha fatto la storia della tivù italiana.
Sei curiosità su Carràmba, che sorpresa in onda stasera, martedì 20 luglio, in replica su Rai Uno alle 21.25
1. Carràmba, che sorpresa: Com’è nata la trasmissione
Il programma, andato in onda in prima serata su Rai Uno dal 1995 al 2002 dall’Auditorium del Foro Italico e ritornato, dopo qualche anno di pausa, nel 2008, vanta ben otto edizioni (più vari spin off), tutte condotte da Raffaella Carrà. Mentre l’idea di base è ispirata al format britannico Suprise Surprise, il titolo è tutta farina del sacco di Sergio Japino e Brando Giordani che pensarono bene di fare una crasi tra il cognome della showgirl bolognese e l’esclamazione spagnola ¡Ay, caramba!, usata in situazioni di stupore e meraviglia. Nulla di più congeniale a una trasmissione fatta di ricongiungimenti inaspettati tra parenti che non si vedevano da anni (se ne contano circa 250) e incontri indimenticabili tra fan e personaggi famosi del mondo del calcio, della musica e del cinema (più o meno 150 tra la prima e l’ultima puntata).
2. Carràmba, che sorpresa: come si svolgeva il programma
Apripista di programmi come C’è posta per te, in una puntata tipo di Carràmba, che sorpresa, la conduttrice coinvolgeva in diretta gli ospiti e il pubblico in sala nella preparazione e realizzazione della sorpresa, architettata assieme a un complice chiamato ‘gancio’. A fare da intermezzo, simpatici sketch comici, gag ed esibizioni di cantanti italiani e stranieri (tra gli ospiti di punta, vanno ricordati Robbie Williams, Céline Dion, Madonna, Britney Spears e Julio Iglesias). Ma non è tutto. Carrà poteva contare, almeno per le spedizioni in esterna, su una spalla, un inviato speciale. Il ruolo, ricoperto per le prime due edizioni da Giorgio Comaschi, è diventato un’istituzione della trasmissione grazie a Walter Santillo che, dalla terza all’ultima, ha affiancato anche il team autoriale.
3. Carràmba, che sorpresa: L’abbinamento con la Lotteria Italia, il cambio di nome e i Carràmba boys
Il grande successo spinse la rete ammiraglia a tentare l’abbinamento con la Lotteria Italia, nel 1998, per risollevarne un po’ le sorti. Tra le tante novità, oltre al cambio di nome che, da Carràmba, che sorpresa! divenne Carràmba, che fortuna!, anche l’aggiunta al cast dei cosiddetti Carràmba boys, giovani ragazzi a cui era affidato il compito di supportare Raffaella nello spettacolo e distribuire ricche somme di denaro ai telespettatori che telefonano per cercare di accaparrarsi uno dei premi messi in palio.
4. Carràmba, che sorpresa: Il grande successo di pubblico e critica
L’approvazione del pubblico (visibile nei dati Auditel) e le buone recensioni degli addetti ai lavori portarono una serie di importanti riconoscimenti. Nel 1996, Carràmba vinse il Telegatto come migliore trasmissione di varietà (premio che ricevette nuovamente nel 1999) e nel 1998 Carrà fu proclamata personaggio femminile dell’anno.
5. Carràmba, che sorpresa: Una trasmissione, tanti spin off
Accanto al programma principale, nacquero anche numerosi spin off, tanto televisivi quanto radiofonici. Tra questi, 40 minuti con Raffaella, una striscia quotidiana in onda alle 14 in cui Carrà giocava con alcuni ospiti in studio al noto Se fosse…, un gioco che consentiva a chi avesse acquistato il biglietto della Lotteria di vincere del denaro; Carràdio, che sorpresa, programma radiofonico durante il quale Raffaella rispondeva alle lettere dei fan; Centoventitré, uno spazio in cui i Carràmba boys raccontavano delle storie e il telespettatore doveva capire quali fossero quelle vere e quali quelle false per vincere un premio; I Fantastici di Raffaella, una sorta di gara tra i Ragazzi della Fortuna della Carrà che, esibendosi a turno, venivano giudicati dal pubblico in sala.
6. Carràmba, che sorpresa: Carrambata entra ufficialmente nel dizionario della lingua italiana
L’impatto della trasmissione sulla cultura pop non è stato indifferente. Ne è la prova il neologismo carrambata, ispirato proprio al titolo del programma e utilizzato per indicare un incontro inatteso tra persone che non si vedono da tempo. Il termine ha addirittura una propria voce nel Devoto Oli.