Carpi, Benito Mussolini rimane cittadino onorario
La delibera presentata dal sindaco per la revoca della cittadinanza conferita nel 1924 non è passata per un voto.
Il consiglio comunale di Carpi non ha approvato la delibera presentata dal sindaco Alberto Bellelli, che prevedeva la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, conferita 98 anni fa. Dopo tre ore di acceso dibattito sono stati stati 16 (su 25) i voti favorevoli, uno in meno di quelli necessari per l’ok alla delibera.

Mussolini cittadino di Carpi, cosa è successo in consiglio comunale
I consiglieri di Lega, Fratelli d’Italia, Movimento Cinque Stelle e Carpi Futura sono usciti dall’aula parlando di una delibera «fuori tempo utile e strumentale nei giorni della Liberazione», senza esprimere il loro voto. Sempre dai banchi delle minoranze, c’è chi ha chiesto al sindaco di occuparsi delle problematiche attuali e non di «tematiche del 1924», evidenziando come Carpi resti una città antifascista a prescindere dalla cittadinanza. La città in provincia di Modena continuerà così ad avere il dittatore Mussolini tra i suoi cittadini.
Mussolini cittadino di Carpi, le accuse del sindaco
«La scelta delle opposizioni di non votare la delibera è un autogol, mi spiace che non lo abbiano capito. Rimango convinto, spero insieme a tanti cittadini di questa città, che Benito Mussolini è indegno di essere un nostro cittadino onorario. Ne esce sconfitto il Consiglio Comunale e con lui tutta la nostra città», ha scritto su Facebook il sindaco dem Alberto Bellelli, il quale ha puntato il dito contro i consiglieri di Carpi Futura, «che scappano di fronte alle loro responsabilità», e di quelli del Movimento 5 Stelle, «arrivati a dire che “Mussolini ha fatto anche cose positive per la città”».

Mussolini, cittadino di Carpi dal 17 maggio 1924
La cittadinanza onoraria di Carpi è stata conferita al Duce il 17 maggio 1924. Sempre nel modenese, lo scorso anno la stessa mozione era stata approvata dal Comune di San Cesario e pochi giorno fa a Vignola, dove tutte le forze politiche si sono espresse a favore all’unanimità. Nei prossimi giorni toccherà esprimersi sulla revoca anche al consiglio comunale del capoluogo Modena.