Caro energia, Gravina (Figc): «15 mila campi da calcio rischiano la serrata»

Annarita Faggioni
06/09/2022

Il caro energia colpisce anche il calcio. Gravina chiede l'intervento del Governo.

Caro energia, Gravina (Figc): «15 mila campi da calcio rischiano la serrata»

«È peggio della pandemia, perché allora con i protocolli siamo ripartiti, stavolta questo tsunami ci trova già a terra e non abbiamo contromisure, ci mancano i soldi. Così il calcio non si rialza più. Chiediamo al Governo, anzi pretendiamo pari dignità con tutti gli altri settori. Dalla Serie A alle giovanili. In questi giorni ci siamo mossi, sappiamo che sarà riconosciuta alle imprese come credito d’imposta una percentuale delle spese energetiche dei prossimi tre mesi. Ci saremo anche noi nella lista, mi auguro». È l’amaro commento del presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio Gabriele Gravina.

Caro energia, le proposte di Gravina

Il caro energia investe anche il calcio secondo le preoccupazioni di Gravina. «Chiedo soldi per il calcio dei ricchi? Se vogliamo continuare a credere a questa favola… andassero a dirlo alle migliaia di società dilettantistiche. Quelle come li tengono aperti i campi con le bollette triplicate? Che fanno, chiedono alle famiglie uno sforzo in più per mandare i figli a giocare? Alle stesse famiglie che non sanno come pagare le proprie di bollette? Qui si sta scherzando con il fuoco, anche questo rischia di diventare un dramma sociale. Il sistema non regge, i costi sono triplicati e queste realtà non hanno altre fonti di ricavi cui attingere per tamponare la situazione» spiega Gravina.

Il caro energia preoccupa Gravina. Il presidente della Figc chiede un aiuto per l'illuminazione negli stadi.
Gabriele Gravina

I dati valgono più delle parole per il presidente della FIGC. «Coverciano, la casa delle Nazionali, a maggio è arrivata una bolletta elettrica di 26 mila euro, a giugno di 45 mila, a luglio di 79 mila. E deve ancora arrivare il gas. Voi capite che con quello che rischiamo di rimetterci ogni mese non ci conviene restare aperti. Cosa faccio, chiudo e mando a casa le persone che ci lavorano? Certamente sono preoccupato, non solo per il calcio, per tutto il mondo dello sport. Temo che, siccome si parla di imprese, resti fuori l’associazionismo, la spina dorsale dello sport. Sarebbe un colpo mortale» commenta lapidario.

Il caro energia colpisce il calcio

«15mila campi di calcio rischiano la serrata. Devo farlo, perché se è una situazione complessa per le società più grandi e strutturate di Serie A, diventa insopportabile per quelle più piccole che faticano a tenere aperti gli impianti» conclude Gravina, che si ritiene preoccupato anche per gli aumenti del gas.

Il caro energia preoccupa Gravina. Il presidente della Figc chiede un aiuto per l'illuminazione negli stadi.
Gabriele Gravina

Ora, il presidente della FIGC chiede l’intervento del Governo per dare una risposta al calcio, che è uno sport che crea benessere all’Italia intera e non solo a pochi ricchi.