Lo sciopero dei gestori degli impianti di carburante, originariamente organizzato per il 25 e il 26 gennaio, è stato momentaneamente congelato. Decisivo l’incontro con il governo tenutosi oggi a Palazzo Chigi. Alla riunione hanno partecipato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, i ministri dell’Economia e delle Imprese, Giancarlo Giorgetti e Adolfo Urso, ma anche il presidente della Figisc, la Federazione italiana che tutela i gestori degli impianti di carburante, Bruno Bearzi, che ha annunciato lo stop. «Lo sciopero è congelato», ha dichiarato, «siamo in attesa di capire quando il Governo ci convocherà. Hanno promesso nei prossimi giorni».

Bearzi: «Massima collaborazione»
Come rivela Adnkronos, a partecipare alla riunione sono state varie sigle sindacali e i rapporti sembrano essersi ammorbiditi. Bearzi ha spiegato che il governo «ha messo sul tavolo il fatto che la bozza del decreto trasparenza sui prezzi che girava non è definitiva. Ci riserviamo di valutare. I rapporti con l’esecutivo si sono tranquillizzati e abbiamo preso atto entrambi che ci sono state delle situazioni di non comprensione reciproca. C’è ora la massima collaborazione. Cercheremo di rendere positivo questo prossimo incontro».
Sperduto: «Incontro proficuo»
Soddisfatto il presidente di Faib Confesercenti, Giuseppe Sperduto: «L’incontro con il governo è stato proficuo. Il governo ha ascoltato le esigenze della categoria e siamo nella condizione di sentirci abbastanza soddisfatti. E’ stabilito a breve un nuovo incontro per far partire il tavolo tecnico ed emergenziale di settore che chiediamo da tempo. Lo sciopero è congelato non fosse altro perché abbiamo sgombrato tutto quello che era stato in modo inopportuno attribuito alla categoria: speculazioni, frodi…E per questo siamo soddisfatti».
Timpani: «Valuteremo tutte le opzioni»
L’incontro per chiarire le posizioni dovrebbe essere convocato per la prossima settimana. E sarà importante, come spiega il segretario generale di Fegica Roberto Timpani, perché «valuteremo tutte le opzioni che sono sul tavolo. Quindi si esamineranno tutte le questioni del settore che ha una serie di crisi interne, strutturali. Il dato positivo è che abbiamo pacificato un rapporto che era stato inquinato negli ultimi tempi da polemiche infondate. Si ristabilisce così un corretto rapporto con il governo su una categoria che non è stata rea di nessun crimine. Queste sono le condizioni di partenza. Vedremo al prossimo incontro. In quell’occasione daremo una scelta sulle iniziative di mobilitazione che sono congelate ma che rimangono come date. Dobbiamo lavorare rapidamente non solo sugli aspetti che riguardano “accise sì e accise no”».
