Caro affitti, la doppia morale di Francesco Giubilei
Il consulente di Sangiuliano dopo l'attacco agli universitari in tenda è stato preso di mira sui social per un’intervista del 2010 in cui definiva il mantenimento del fuorisede un dovere dei genitori. Le altre uscite del giovane presidente della Fondazione Tatarella.
Gli universitari di tutta Italia stanno facendo sempre più fronte comune contro il caro affitti degli alloggi. La loro protesta delle tende sta dividendo opinione pubblica e politica. E non poteva mancare la lezioncina di Francesco Giubilei, consulente del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano nonché presidente della Fondazione Tatarella. In una serie di tweet, ha invitato gli «pseudo studenti» a studiare per costruirsi un futuro migliore invece di «fare il campeggio in tenda fuori dall’università». Definendoli in un video «figli di papà».
Chi sono gli “studenti” che protestano in tenda? Ho raccolto alcune dichiarazioni rilasciate questi giorni, ecco chi sono i veri figli di papà.
C’è Alice, 20 anni, che dichiara “abito a Seregno, ho cercato una casa in città (Milano), ma non mi conveniva per tempi e costi”.… pic.twitter.com/X7M58idqSE— Francesco Giubilei (@giubileif) May 11, 2023
Se invece di passare le loro giornate a fare il campeggio in tenda fuori dall’università, certi pseudo studenti passassero il tempo a studiare, potrebbero costruirsi un futuro migliore come fanno migliaia di giovani (tanti pendolari) che con sacrificio frequentano l’università.
— Francesco Giubilei (@giubileif) May 11, 2023
Immediatamente molti commentatori l’hanno però accusato di ipocrisia e incoerenza. Rispolverando una vecchia intervista che Giubilei rilasciò al Giornale nel 2010 in cui ribadiva che pagare l’alloggio da fuorisede era «un dovere dei genitori». «Mi iscriverò a Lettere a Roma», spiegava al quotidiano. «Come pagherò l’alloggio? Penso sia un dovere dei genitori». Una risposta che oggi è tornata a riempire i feed e i trend dei social.
Chi sono i veri figli di papà oggi?
Inchiesta di Francesco Giubilei. Questo qui👇 https://t.co/L0YWEjmESW pic.twitter.com/JCPSX003op
— Filippo Barbera (@FilBarbera) May 12, 2023
Dalla foto di Mussolini alla toponomastica di Roma, le uscite di Giubilei
Uscite del genere non sono però una novità per Francesco Giubilei. Il giovane paladino della destra infatti si è reso protagonista negli anni di gaffe e scivoloni. Basti pensare a quanto accaduto nel giugno 2022, quando commentando il no del sindaco Gualtieri all’intitolazione di una via ad Almirante aveva chiesto l’eliminazione di via Tito. Scambiando l’imperatore romano con il dittatore jugoslavo. La toppa come sempre fu peggio del buco.
Dice Gualtieri che a Roma non verrà intitolata un’area verde ad Almirante perché la toponomastica è “competenza del comune”. Anche pulire la città, risolvere il problema trasporti e dei cinghiali compete al comune ma se lo è dimenticato. A proposito: quando eliminiamo via Tito? pic.twitter.com/puTPpSzuaT
— Francesco Giubilei (@giubileif) June 4, 2022
L’attuale consigliere del Mic era intervenuto anche in merito alla richiesta di Pier Luigi Bersani di togliere la foto di Mussolini dal Mise definendola un mero «esempio di cancel culture». Che dire poi dell’emergenza omofobia? Per Giubilei semplicemente non esisteva. Semmai disse durante un’accesa discussione a Controcorrente su Rete4, «esiste un problema di sicurezza nelle nostre città. Sempre più pericolose». Non pago, disse la sua anche sul processo Heard–Depp. Commentando l’assoluzione dell’attore e la condanna a un risarcimento di 10 milioni da parte dell’ex moglie per diffamazione, Giubilei scrisse: «Dovremmo smetterla di mettere alla gogna una persona in base ad accuse infondate solo perché uomo».