Carlo Pacifici è il nuovo presidente dell’Associazione Italiana Arbitri. Il dirigente della sezione di Roma 1, che rimarrà in carica per i prossimi quattro anni, era l’unico candidato delle elezioni che si sono svolte al Centro Tecnico Federale di Coverciano, dopo l’Assemblea Generale: ha ottenuto 260 voti, con 50 schede bianche su 310 delegati che hanno espresso il voto. Vicepresidente è stato eletto Alberto Zaroli. Pacifici succede ad Alfredo Trentalange, costretto alle dimissioni in seguito al caso legato all’arresto dell’ex procuratore capo degli arbitri, Rosario D’Onofrio, per traffico di droga internazionale.

La carriera di Pacifici, da arbitro a dirigente
Pacifici iniziò ad arbitrare nel 1975, avviando una lunga carriera che lo portò all’esordio in Serie A il 21 maggio 1995: quel giorno fu l’arbitro di Reggiana-Brescia, terminata 2 a 0 per gli emiliani. Da lì l’inizio di una carriera di successo come dirigente arbitrale, che lo ha portato a essere considerato tra i migliori formatori della scuola arbitrale romana e nazionale. È stato Vice-Commissario CAN D (1995-1997), Presidente del CRA Lazio (2006-2009), Commissario CAI (2009-2013), e Commissario CAN D (2013-2017). Dal marzo 2021 era componente del Comitato Nazionale Aia.

Il mondo arbitrale riparte dopo lo scandalo-D’Onofrio
«Da domani ci rimbocchiamo le maniche per il bene, l’interesse e il futuro della nostra associazione», ha detto Pacifici dopo l’elezione. Lo scandalo legato a D’Onofrio aveva gettato fango addosso a tutto il mondo arbitrale italiano, portando anche a tre mesi di inibizione per Trentalange da parte del Tribunale federale nazionale: l’ex numero uno dell’Aia ha presentato ricorso, in programma il 27 aprile. «Colgo l’occasione per confermare, nonostante gli errori nell’esercizio delle proprie funzioni nella vicenda D’Onofrio, il rispetto per Alfredo Trentalange che con le sue dimissioni ha dimostrato grande senso di attaccamento e responsabilità verso tutta la classe arbitrale e per il tutto il mondo del calcio», aveva detto il presidente della Figc Gabriele Gravina durante l’Assemblea generale svoltasi prima del voto.