Melanzane arrostite, agnello marinato in spezie asiatiche e la torta Vittoria. Oltre a una quiche di spinaci e fave. Buckingham Palace ha reso noto alcune portate del Coronation Big Lunch, il pranzo regale che seguirà il corteo e la cerimonia di incoronazione di Carlo III domani 6 maggio. Il sovrano e la regina consorte Camilla infatti accoglieranno i loro commensali offrendo le portate di vari chef, alcuni dei quali già dietro i fornelli per i compleanni di Elisabetta II. Il menu, attento alla sostenibilità, tuttavia ha scatenato diverse critiche a corte, in Parlamento e sui media britannici per la sua semplicità e la distanza dalla tradizione. Come riporta infatti il Guardian, guardando ai banchetti di Giorgio VI o Edoardo VII, la differenza è piuttosto netta.
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Dalla quiche alla torta Vittoria, il menu dell’incoronazione di Carlo III
Convinto difensore della sostenibilità, Carlo III ha dimostrato il suo spirito ambientalista anche nel menu dell’incoronazione. Il celebre Coronation Chicken, pollo che divenne simbolo del banchetto per l’incoronazione di Elisabetta II, ha lasciato posto a una più plebea quiche. «Pasta frolla croccante e leggera, dai sapori delicati con spinaci, fave e dragoncello fresco», ha spiegato la royal family allegando la ricetta completa. La pietanza si può consumare calda o fredda con patate novelle e insalata. Un piatto della tradizione francese sulle tavole dei reali britannici non poteva che scatenare aspre polemiche. Il deputato conservatore Jacob Ress-Mogg ha parlato senza mezze misure di «scelta disgustosa». Perplessità espressa anche dalla storica Rachel Rich.

Nadiya Hussain, chef che ha curato il banchetto per i 90 anni di Elisabetta II, proporrà melanzane arrostite e condite con una speciale salsa yogurt. Ken Hom, specializzato in cucina orientale, presenterà un agnello marinato con spezie asiatiche. Servito con patate al burro e insalata verde, sarà «segno distintivo della modernità nel Regno Unito». Grande attenzione infine ai dessert. Nel menu ci sarà il tradizionale trifle. La ricetta prevede crema pasticcera allo zenzero, fragole rigorosamente britanniche e parkin, pan di zenzero con farina d’avena. Il tutto guarnito con panna montata. Immancabile poi la Victoria sponge, torta alla vaniglia che nel periodo vittoriano si consumava con il tè delle cinque. Costituita da due strati di pan di spagna cosparsi di zucchero a velo, è farcita con marmellata e crema.

Da Giorgio IV a Edoardo VII, i banchetti reali del passato
Giudicato troppo semplice e sobrio dai più critici, il menu dell’incoronazione di Carlo III impallidisce di fronte a quello di alcuni banchetti del passato. Su tutti spicca quello del 1821 per l’ascesa al trono di Giorgio IV, a oggi il più costoso di sempre. La corona spese 27 milioni di sterline (quasi 31 milioni di euro) per offrire oltre 30 portate a 2 mila invitati. I commensali gustarono filetto di pollo saltato con funghi, paté caldo di quaglie spagnole, zuppa di tartaruga e sogliola allo champagne. Non fu da meno il menu per l’incoronazione di Giorgio VI nel 1937. Sebbene anche in quel caso fosse presente una quiche, l’attenzione si concentrò sule quaglie ripiene di foie gras, scaglie di tartufo e salsa chaud-froid (mix di brodo, farina e burro).

Fra i menu dell’incoronazione, il Guardian ha citato anche quello di Edoardo VII. Non per le portate, fra cui spiccava un consommé di fagiano, ma per l’improvvisa malattia del re. Il sovrano infatti non poté partecipare al banchetto, tanto che decise di donare i piatti in beneficenza. Impossibile non citare infine il banchetto reale di Elisabetta II. Piatto pregiato per l’occasione fu un pollo al curry, con accenni di pepe. Venne servito freddo accompagnato da vino.