Partito unico Azione-Iv, la controversa selezione all’ingresso di Calenda

Carlo Ciarri
02/03/2023

Calenda vuole scegliere i membri del nuovo partito unico Azione/Italia viva in base a «storia personale e reputazione». Perplessità tra i renziani: il Terzo polo dovrebbe attrarre più adesioni possibile, specialmente dal Pd di Schlein. Ma il pericolo voltagabbana rimanda al caso del "girovago" Massimo Cassano.

Partito unico Azione-Iv, la controversa selezione all’ingresso di Calenda

Carlo Calenda vuole il vaglio sugli ingressi in quello che sarà il partito unico destinato a nascere dalla fusione di Italia viva e Azione. Nel documento consegnato a quelli che saranno i compagni di viaggio coinvolti nel piano di unificazione in autunno, infatti, è inserita una postilla piuttosto chiara: «Sarà creato un comitato di coordinamento paritario Azione/Iv, incaricato di garantire la tutela della qualità del progetto di fronte ai nuovi ingressi, in particolare sotto il profilo dell’adesione ai valori fondanti, della storia personale, della reputazione dei soggetti coinvolti, specie se noti al grande pubblico a livello nazionale o locale».

Ma come, proprio ora che bisogna attrarre i fuoriusciti dem?

Una selezione all’ingresso per evitare, evidentemente, entrate sgradite. Dalle parti di Italia viva si chiarisce, come detto, che il documento è stato redatto dal leader di Azione, Calenda; consegnato durante il comitato politico e nemmeno discusso più di tanto. La valutazione, quindi, è in corso e al momento nessuno si sbilancia a commentare la “norma”. O a chiarire se i paletti hanno un qualche obiettivo preciso. Ci si limita a far notare che ai futuri iscritti o aderenti non si potrà “fare l’esame del sangue”.

Partito unico Azione-Iv, la controversa selezione all'ingresso di Calenda
Matteo Renzi e Carlo Calenda. (Getty)

E comunque l’obiettivo di un soggetto politico è quello di fare proseliti, in primo luogo. Soprattutto adesso che, con Elly Schlein segretaria del Pd, dai dem potrebbero uscire molti esponenti dell’area più riformista proprio per essere attratti dal Terzo polo. E del resto, se è normale che agli iscritti a un soggetto politico si chieda di aderire a un sistema di valori condiviso, più difficile è immaginare un “cancello” per eventuali voltagabbana. Basandosi, addirittura, sulla reputazione. Del resto, proprio Matteo Renzi e Calenda sono usciti dal Pd di cui ora sono competitor.

Partito unico Azione-Iv, la controversa selezione all'ingresso di Calenda
Carlo Calenda. (Getty)

Il caso fallimentare del transfugo Massimo Cassano

La misura, comunque, sarà discussa nelle prossime riunioni e si vedrà che fine farà o come sarà esplicitata. Intanto il pensiero va alle polemiche scatenate dalla candidatura alle ultime Politiche proprio tra le fila di Iv-Azione (e conseguente bocciatura nelle urne) di Massimo Cassano. Girovago della politica: senatore nella XVII legislatura eletto tra le fila di Forza Italia, passato poi con gli scissionisti di Angelino Alfano del Nuovocentrodestra, è stato anche sottosegretario al Lavoro con i governi Renzi e Gentiloni. Ma negli ultimi anni molto vicino al governatore pugliese, Michele Emiliano, che lo ha nominato capo dell’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro. Emiliano che, è utile ricordare, viene visto da Calenda come fumo negli occhi. Giusto per la cronaca, Cassano è stato nei giorni scorsi nominato dal segretario nazionale Udc, Lorenzo Cesa, responsabile della segreteria politica nazionale del partito. Orbita – di nuovo – centrodestra.

Partito unico Azione-Iv, la controversa selezione all'ingresso di Calenda
Massimo Cassano in versione calciatore. (Getty)

Le tappe: costituente e organi del nuovo partito in autunno

Per il resto la rotta per il partito unico sembra tracciata. L’obiettivo è fissato per l’autunno del 2023. Quando – secondo i piani di Calenda – a settembre/ottobre dovrebbe essere prevista la costituente e l’elezione degli organi del nuovo partito, in modo da poter iscrivere il nuovo soggetto al registro dei partiti. In tempo anche per poter anche essere ammesso al 2×1000. A seguire le delibere di scioglimento dei partiti esistenti. Chi ci sarà? Vedremo. Ma con selezione all’ingresso.