Da Carla Ruocco alla mostra di Pelocrio a Marta Cartabia e le carceri: le pillole della giornata
Carla Ruocco alla mostra di Paleocrio. L'intervento di Marta Cartabia sulle carceri dopo l'emergenza. Roma tra Giubileo 2025 ed Expo 2030 nell’audizione alla commissione Finanze del Senato della direttrice del Demanio Alessandra Dal Verme. Le pillole della giornata.
«Carla Ruocco si è infilata in un tunnel», dicevano lunedì numerosi parlamentari, commentando la scelta della presidente della Commissione di inchiesta sul sistema bancario e finanziario di indirizzare una lettera al Ceo di Generali Philippe Donnet, esigendo una «relazione informativa» sull’attività svolta e sugli indirizzi futuri. Fatto sta che in serata donna Carla è entrata in una galleria: d’arte. Sì, Ruocco è andata a vedere la mostra di Leonardo Caprio, in arte, Paleocrio nello spazio culturale di piazza di Pietra 28 diretto da Francesca Anfosso. L’artista propone opere in gran parte inedite, che «approfondiscono il tema dell’inconscio collettivo con particolare sensibilità rivolta ai disturbi del comportamento alimentare», come si legge nel comunicato che accompagna l’esposizione. Da sottolineare che il testo scritto da Leonardo Mendolicchio, medico, psichiatra e psicoanalista, per accompagnare la visione delle opere.

Marta Cartabia fa provincia
Palazzo Valentini è stata storicamente la sede della Provincia di Roma, e anche se ora è la “casa” della Città Metropolitana tutti lo chiamano ancora con il vecchio soprannome. Il “palazzo della provincia” ha ospitato nella giornata di martedì la ministra della Giustizia Marta Cartabia, per parlare di “Dignità e reinserimento sociale. Quali carceri dopo l’emergenza?”, con un programma al quale hanno aderito alcuni protagonisti del mondo del diritto e della politica, tra i quali Cosimo Ferri, Fiammetta Modena, Valter Verini, Lucia Annibali, Anna Rossomando. Ricordando le parole pronunciate dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: «Dignità è un Paese dove le carceri non siano sovraffollate e assicurino il reinserimento sociale dei detenuti. Questa è anche la migliore garanzia di sicurezza». Cartabia durante l’incontro, in presenza, si è rivolta direttamente ai garanti convenuti, sottolineandone il ruolo fondamentale: «È importante la conoscenza e l’operatività che portate nella galassia del carcere; vedete e segnalate problemi grazie proprio alla vostra presenza sul territorio, siete innovatori e i vostri sguardi diversi sono fondamentali. Mettiamoci in rete, parliamoci, troviamo il modo di far confluire tutto quello che ci può permettere sia orizzontalmente sia verso il centro, con l’amministrazione, con la magistratura di sorveglianza, con la Polizia, di avere un incessante scambio di informazioni, esperienze, indicazioni di problemi. Questo è l’unico modo che abbiamo per poter incidere su una realtà che, per me, ogni volta che visito un carcere scopro un mondo pieno di contraddizioni».
Alessandra Dal Verme e Roma
È stata importante, anche per la Capitale, l’audizione nella commissione Finanze e tesoro del Senato della direttorice dell’Agenzia del Demanio Alessandra Dal Verme. Si è parlato di Roma: dalle celebrazioni del Giubileo 2025 fino all’eventuale accoglimento della candidatura per l’Expo 2030. La strategia parte dalla rinascita di uno dei simboli dei “lavori in corso” che non terminano mai, ovvero la Vela, e per l’esposizione universale l’area da preferire sarebbe proprio quella di Tor Vergata.
Per Montanino i cinema rischiano di morire
Addio ai cinema. Non a caso li hanno chiamati anche “gli stati generali della cultura in crisi”: ovvero, gli incontri ai quali è stata dedicata una giornata intera al Teatro Argentina, con “La fabbrica delle immagini non si ferma”, voluta dall’Anica guidata da Francesco Rutelli per chiamare a raccolta “le industrie cineaudiovisive” e alcuni importanti investitori. Oltre alla presenza,
confermata, del ministro della Cultura Dario Franceschini (Rutelli lo ha spronato a parlare dicendogli «ora serve una reazione costruttiva»), da rilevare l’intervento del capo economista, direttore strategie settoriali e impatto di Cdp, Andrea Montanino. Dice un importante produttore: «Senza Cdp non si va da nessuna parte». Come dargli torto? Già, ma cosa ha detto Montanino? «Un sondaggio ci dice che il 54 per cento degli italiani preferisce vedere i film a casa, il 13 per cento al cinema, è un elemento che va accompagnato e non contrastato. Millennial e premillennial preferiscono lo streaming, sono loro che determineranno la fruizione». Non sanno quanto sono più buoni i pop corn mangiati al cinema…

Dimore storiche per Gianni Letta
Appuntamento imperdibile, quello di mercoledì mattina, a Roma, a Palazzo Doria Pamphilj, per i festeggiamenti dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, il sodalizio che rappresenta circa 4.500 proprietari di immobili di rilevante interesse storico-artistico. In tutta Italia sono oltre 8.200 le dimore private aperte al pubblico, in media più di una per comune: tutte insieme definiscono la qualità unica del nostro Paese. Si tratta dell’anniversario numero 45 del «museo diffuso più importante della Penisola», un riconoscimento attestato anche dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. All’evento non mancherà Gianni Letta.