Capolista di Calenda pro Putin: «Zelensky nazista, Macron fattorino»

Debora Faravelli
23/08/2022

Giornalista e insegnante, ha parlato di strumentalizzazione e dichiarato il suo essere atlantista ed europeista. Ma Calenda sta già «gestendo la cosa».

Capolista di Calenda pro Putin: «Zelensky nazista, Macron fattorino»

Il passato social non perdona e, sempre più spesso, può compromettere il proprio futuro politico. Dopo Raffaele La Regina (Pd), costretto a rinunciare alla corsa alle elezioni del 25 settembre per aver messo in dubbio la legittimità dello stato di Israele, ora è Stefania Modestina D’Angelo, capolista nel listino plurinominale di Caserta per il Terzo Polo, ad essere finita al centro delle polemiche. Nel mirino alcuni post su Facebook contenenti dichiarazioni filo putiniane e complottiste che hanno creato non poco imbarazzo tra gli esponenti di Azione.

Capolista di Calenda pro Putin

Dalla guerra in Ucraina «provocata dall’avidità degli Usa e dagli oltranzisti anti Putin» a Volodymyr Zelensky «nemico del suo popolo, nazista ed eroe del Pd» fino a Ursula von Der Leyen ed Emmanuel Macron definiti come «una femme de chambre e un fattorino», sono molte le uscite che vengono contestate alla donna selezionata da Carlo Calenda per rappresentare la sua coalizione nel collegio casertano.

In diverse occasioni la D’Angelo ha anche fatto i complimenti ad Alessandro Orsini, noto per le sue posizioni controverse sul conflitto russo-ucraino, ed espresso sostegno al leader bielorusso Alexander Lukashenko.

A nulla è valsa la rimozione dei contenuti da Facebook, dato che il leader di Azione ha già annunciato che «stiamo gestendo la cosa» e si è assunto la responsabilità di non aver verificato i post prima di candidarla. Non è quindi escluso che la donna, giornalista e insegnante impegnata nel sociale, si veda costretta a fare un passo indietro per non creare ulteriore imbarazzo nel partito.

La difesa: «Sono atlantista, parole strumentalizzate»

Va infatti tenuto presente che le posizioni non abbastanza filoatlantiche di Fratoianni e Bonelli avevano contribuito a causare la rottura del patto tra Azione il Partito Democratico e che, proprio nel simbolo del Terzo Polo, è presente la scritta “Renew Europe” (con riferimento al gruppo del parlamento europeo a cui Macron, che la candidata ha definito con toni poco eleganti, si riferisce).

La D’Angelo si è difesa dichiarando di di essere atlantista, europeista, anti Putin e vittima di strumentalizzazione. Sostenitrice della pluralità di opinioni, ha affermato che il suo è stato soltanto un discostamento dal «pensiero unico» che considera come «la morte di un’intera società». Resta ora da capire se la sua presa di posizione sia abbastanza per Calenda.