Ascoltare il canto degli uccelli è un toccasana per l’organismo. Lo sostengono nove britannici su 10, che hanno partecipato a un sondaggio della Royal Society for the Protection of Birds, la massima organizzazione in Europa. L’annuncio arriva in occasione del lancio dell’edizione 2023 del Big Garden Birdwatch, evento annuale che chiede ai cittadini del Regno Unito di trascorrere un’ora ad osservare e registrare il suono dei volatili nel giardino o al parco e in qualsiasi spazio verde. Dodici mesi fa le specie più viste furono il merlo, il pettirosso, la gazza e il passero domestico. Quest’anno però gli avvistamenti potrebbero diminuire a seguito dell’ondata di freddo che ha colpito il Paese. I risultati del sondaggio dell’Rspb confermano inoltre un precedente studio del mese di ottobre, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, che era giunto alle medesime conclusioni.
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— RSPB (@Natures_Voice) January 27, 2023
I benefici del canto degli uccelli e lo scopo del Big Garden Birdwatch
Il sondaggio in questione ha coinvolto tutti i circa 700 mila britannici che lo scorso anno parteciparono al Big Garden Birdwatch. Il 91 per cento ha confermato che il canto degli uccelli ha avuto un impatto positivo sulla salute fisica e sul benessere mentale. L’88 per cento ha sottolineato che il tempo all’aria aperta è importante, mentre il 53 lo ha definito fondamentale. Ne è convinto anche Amir Khan, presidente della Rspb e medico di base nel Regno Unito. «So quanto sia utile l’accesso agli spazi verdi e aperti», ha dichiarato al Guardian. «Per me è una costante fonte di conforto, lo consiglio a chiunque».

Il Big Garden Birdwatch, oltre che fondamentale fuga naturale per i cittadini, è anche un utile strumento di ricerca. Grazie ai report, gli scienziati possono infatti incrociare i dati e capire gli sviluppi delle varie specie sul territorio. «Qualunque cosa si veda conta», ha detto al Guardian Beccy Speight, ad della Rspb. «Anche l’assenza di avvistamenti può aiutare nella ricerca per costruire un quadro generale della nazione». Gli ornitologi temono tuttavia che le recenti temperature rigide della Gran Bretagna possano influenzare molto gli incontri di quest’anno. Le ardue condizioni meteorologiche aumentano la mortalità soprattutto dei cuccioli di codibugnolo e scricciolo.
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I precedenti studi scientifici che confermano gli esiti del sondaggio
Il sondaggio odierno non rappresenta tuttavia il primo studio sui benefici del tempo all’aria aperta. Un team del King’s College di Londra ha realizzato lo scorso ottobre un’ulteriore ricerca che ha condotto agli stessi risultati. Gli esperti hanno coinvolto circa 1300 individui provenienti non solo dal Regno Unito, ma anche da Usa, Cina e Australia, tramite l’app mobile Urban Mind. Ciascuno ha dovuto, in momenti casuali, dichiarare lo stato d’animo durante l’ascolto del canto degli uccelli. In tutto gli scienziati hanno potuto analizzare circa 27 mila registrazioni, alcune realizzate anche durante il lockdown. È emerso che il beneficio sull’organismo dura mediamente 6-8 ore dal momento dell’ascolto, anche con brevi esposizioni. «L’avifauna reca sensibili miglioramenti emotivi», si legge nell’abstract dello studio. «Sono evidenti non solo in individui sani, ma in pazienti affetti da depressione e disturbi mentali».