Un itinerario che solletica i sensi, tra cantine storiche e strutture dai design innovativi e curiosi, immersi tra filari che solcano paesaggi rilassanti. È questo il quadro perfetto per i weekend di giugno: caldi, ma non troppo. Tag43 ha selezionato cinque mete, dalle vette dell’Alto Adige alla Sicilia, passando per le colline del Valdobbiadene, la Franciacorta e l’Umbria. Luoghi in cui vale la pena spendere i propri momenti di relax.
Bolzano, un salto nel futuro lungo la strada del vino
Fra le montagne di Magrè, lungo la strada del vino di Bolzano, si trova la cantina di Alois Lageder, giunta alla quarta generazione di produttori: la struttura avveniristica, attenta al green, è costruita con materiali ricavati dalla valle, che è culla di piccoli centri all’ombra di campanili a cipolla, con un’impronta fra il Gotico e il Barocco. In questo paesaggio fuori dal tempo, nella tenuta dalle linee pulite ed essenziali, il vino nasce da un processo il più naturale possibile, agevolato da tecnologie d’avanguardia, con cui il visitatore si confronta in una visita con degustazione. www.aloislageder.eu
Conegliano Valdobbiadene, alla scoperta del prosecco
Sono panorami antichi anche quelli che circondano la Strada del Prosecco Conegliano Valdobbiadene, fra gli spumanti più gettonati del nostro Paese. Nel trevigiano, a Conegliano, il castello medievale che si raccoglie attorno alla Torre della Guardia fa da sfondo a un abitato rimasto intatto nei secoli, mentre fra i saliscendi in direzione di Treviso spuntano eremi, pievi, abbazie e conventi. Una tappa la merita anche Asolo, il borgo dai cento orizzonti, che ha incantato Eleonora Duse e il poeta Robert Browning. E a una manciata di chilometri c’è Possagno, il paese natale di Antonio Canova, con la sua casa museo. www.prosecco.it
Franciacorta, perdersi tra il convento e la galleria d’arte
Nel lembo orientale della Franciacorta, nel bresciano, si dipanano i 72 ettari di filari de La Montina, la tenuta di Monticelli Brusati, che sorge in un’antica abbazia femminile. La cantina che produce Franciacorta è stata ricavata nelle vecchie stalle e nei locali abitati dai contadini. Alcuni saloni hanno soffitti affrescati e pavimento in cotto e sono un trionfo di colori e profumi. Oltre a Villa Baiana, del XVIII secolo, La Montina conta la galleria d’arte contemporanea Remo Bianco, con centinaia di opere, realizzate dal protagonista del Nuovo Realismo, che vengono proposte a rotazione. E a una degustazione, si possono abbinare piatti tipici. www.lamontina.it
In Umbria spunta la tartaruga del vino
Sullo sfondo delle colline umbre, fra gli abitati di Bevagna e Montefalco, nel perugino, la tenuta Castelbuono è circondata da ulivi, ginestre, corbezzoli. La sua cantina, la Carapace, è stata progettata da Arnaldo Pomodoro, che l’ha concepita come un’enorme tartaruga posata nel verde per mimetizzarsi con il paesaggio. All’interno, una scala a elica conduce sotto terra, fra le botti in rovere e i tini in cui si lavora, con altri rossi, il Sagrantino, che la tradizione vuole abbia le caratteristiche della tartaruga: la longevità, la lentezza e la struttura potente. Alla degustazione si possono abbinare gli assaggi di salumi norcini. www.tenutacastelbuono.it
In Sicilia, dove nasce il Nero d’Avola
È invece un panorama aspro, a tratti selvaggio, quello che fa da sfondo alla Sicilia del vino. A cominciare dai vigneti di Barone Montalto a Santa Ninfa, nel trapanese. Nella valle del Belice, fra terreni calcarei abitati fin dal IV secolo a.C. nasce un classico come il Nero d’Avola, dagli aromi intensi, decisi e fruttati. Altri filari si trovano ad Agrigento, nella Valle dei Templi profumata dai mandorli, e a Noto, la capitale del Barocco con le strutture in pietra dorata che guardano il mare del siracusano. www.baronemontalto.it.