Cannes, Palma d’oro ad Anatomie d’une Chute

Redazione
28/05/2023

La regista francese Justine Triet diventa così la terza donna a vincere il premio nella storia del Festival.

Cannes, Palma d’oro ad Anatomie d’une Chute

La Palma d’oro del 76esimo Festival di Cannes, assegnata dalla giuria presieduta da Ruben Ostlund, è stata vinta da Anatomie d’une Chute della regista francese Justine Triet, terza donna ad aggiudicarsi il premio nella storia della kermesse cinematografica dopo Jane Campion (premiata nel 1993 per The Piano Lesson) e Julia Ducournau (premiata nel 2021 per Titanium).

Cannes, Palma d'oro ad Anatomie d'une Chute di Justine Triet, che diventa così la terza donna a vincere il premio nella storia del Festival.
Justine Triet festeggiata da Jane Fonda (Getty Images)

Il film vincitore

Anatomie d’une Chute (“Anatomia di una caduta”) è un thriller giudiziario e psicologico che scava nei segreti di una famiglia: protagonista una scrittrice tedesca – interpretata da Sandra Huller – accusata di aver ucciso il marito, morto in circostanze misteriose in un remoto chalet di montagna sulle Alpi francesi. Il cast del film comprende, oltre a Huller, anche Swann Arlaud, Milo Machado Graner, Antoine Reinartz, Samuel Theis, Jehnny Beth e Saadia Bentaïeb.  Anatomie d’une Chute è il quarto lungometraggio della carriera della 44enne Triet, dopo La Bataille de Solférino (2013), Tutti gli uomini di Victoria (2016) e Sibyl – Labirinti di donna (2019).

Cannes, Palma d'oro ad Anatomie d'une Chute di Justine Triet, che diventa così la terza donna a vincere il premio nella storia del Festival.
Justine Triet con la Palma d’oro (Getty Images)

Gli altri premi

Il Grand Prix è andato a The Zone of Interest di Jonathan Glazer, il premio per la miglior regia a Tran Anh Hung per La Passion de Dodin Bouffant, mentre quello per la migliore sceneggiatura a Sakamoto Yuji per Monster. Per quanto riguarda gli attori, tra le donne ha vinto Merve Dizdar per About Dry Grasses, tra gli uomini Koji Yakusho per Perfect Days. Il Premio della Giuria è andato a Les Feuilles Mortes di Aki Kaurismaki, considerato il più importante regista finlandese di sempre. In un festival che ha guardato molto a oriente, la Camera d’Or per la migliore opera prima è stata assegnata a Ben Trong Vo Ken Vang del vietnamita Thien An Pham. Infine, Palma d’oro per il miglior cortometraggio a 27 di Flóra Anna Buda.